La parola 'Resistenza', che richiama la Lotta dei e delle partigiani/e per la Liberazione dal nazifascismo, è stata anche la cifra del papato di Bergoglio per la tenacia con cui ha sostenuto le battaglie che riteneva giuste
Martedi, 22/04/2025 - Il femminile di giornata. cinquantacinque / La “resistenza“ di Papa Francesco
“RESISTENZA”: parola che grazie all’articolo LA, alle nostre latitudini, è divenuta un simbolo dal contenuto più che preciso: quella partecipazione di tantissimi italiani/e divenuti, come partigiani/e, protagonisti/e della liberazione dell’Italia dal fascismo. Ed è quanto, una volta in più, festeggeremo il 25 aprile nell'80mo anniversario; ma quest’anno cade a pochi giorni da un avvenimento che non si può ignorare: la morte di Papa Francesco
E’ forse per questa vicinanza di eventi così diversi ma contemporaneamente all’ordine del giorno, che la parola resistenza mi è venuta in mente come una delle ulteriori caratteristiche di Papa Bergoglio, a sostegno e in difesa del suo messaggio, della promozione di valori e di obiettivi su cui era impegnato a coinvolgere a convincere ogni persona, ogni stato, ogni potere che decidesse di ascoltarlo, o a cui rivolgersi. Resistenza puntando a ”raggiungere” alleati e nemici della sua visione del mondo, continuando a sostenere le proprie idee, anche a fronte di palese noncuranza e forse fino all’irrisione di interlocutori significativi. Resistenza come contrasto e denuncia di politiche devastanti, ma in mano a poteri reali che hanno alzato le spalle di fronte alla richiesta di bandire la guerra e scegliere la seppur difficile costruzione della pace. Resistenza quale solida impermeabilità che permette di non rinunciare alle proprie idee, continuare a divulgarle, innervarle di obiettivi, percorsi concreti seppur controcorrente rispetto a interessi economici di possesso e potere. Resistenza come irrinunciabilità alla denuncia di progetti ritenuti dannosi e distruttivi per l’umanità e il futuro del pianeta. Resistenza all’indifferenza, all’accusa di velleitarismo, rilanciando con parole, proposte, incontri, valori alternativi d’unità e collaborazione seppur difficili.
Come non pensare che tanti di questi atteggiamenti, abbiano innervato il messaggio di Papa Francesco, il suo modo d’essere Pastore del popolo a cui si rivolgeva; le sue parole di fratellanza e sorellanza, i suoi obiettivi di pace, di guerra alle guerre, come male assoluto, il suo costante richiamo agli ultimi: poveri, emigranti, carcerati? La fragilità umana e della terra: uno dei suoi pensieri costanti. Il richiamo al confronto, all’alleanza, nell’interesse dell’umanità fino a lavorare perché anche l’unità dei cristiani potesse divenire un obiettivo concreto su cui puntare. Papa Francesco, sul quale oggi si dice, anche, tutto e il contrario di tutto, comunque a tante persone nel mondo ha saputo comunicare umanità e spiritualità, in un legame così intrecciato, da far sembrare a molti il suo messaggio di pace condivisibile, possibile, sostenibile, e non irrealizzabile.
La sua resistenza che ha significato non solo “difesa” delle sue idee, e consenso di tanti ma anche impopolarità, ostilità dentro e fuori la Chiesa, oggi con la sua morte genera in chi ha condiviso il suo orizzonte ideale un sentimento di mancanza di riferimento, in un momento difficile degli equilibri e squilibri dei poteri mondiali. Ma se Papa Bergoglio ha resistito fino alla fine, anche a subdoli suggerimenti di dimissioni e alla fragilità della malattia continuando la sua testimonianza di partigiano per la pace, nel giorno della Pasqua, ultimo della sua vita, non rimane che continuare, per chi ne ha accolto e apprezzato il messaggio, a testimoniarlo, avendolo fatto proprio, in tutti i modi che saranno possibili.
Ps: Ritenendo volutamente, e direi ovviamente, di non aver citato, fatti e atti concreti dei 12 anni del Pontificato di Francesco, di cui è piena l’informazione, mi sembra comunque importante non tralasciare di ricordare e valorizzare che, fra le tantissime azioni significative del suo Pontificato, vi è stata quella di una promozione importante di donne in posti rappresentativi del potere Vaticano e non solo.
Paola. Ortensi
Lascia un Commento