Martedi, 30/07/2024 - Il sole, un disco arancione che si affievoliva lentamente, tingeva il cielo di sfumature di rosa e viola. Il mare, un'immensa distesa di blu profondo, si agitava leggermente, cullato da una brezza leggera. Sulle rocce che si protendevano verso l'acqua, una figura solitaria si ergeva silenziosa, con lo sguardo fisso sull'orizzonte. Era Cristal, una giovane poetessa, il cui cuore era legato indissolubilmente al mare.
Cristal era nata e cresciuta in un piccolo villaggio di pescatori, dove il profumo di sale e il rumore delle onde erano la colonna sonora della sua vita. Fin da bambina, aveva trascorso ore intere a guardare il mare, cercando di decifrare i suoi segreti, di cogliere le emozioni che si nascondevano dietro la sua apparente immensità.
Il mare, per Cristal, era un'ispirazione costante, una fonte inesauribile di parole e di immagini. Le sue poesie erano un inno alla bellezza selvaggia e potente dell'oceano, un'esplorazione dei suoi stati d'animo mutevoli, dalla calma piatta alla furia tempestosa.
In quel momento, mentre il sole stava per scomparire dietro l'orizzonte, Cristal si sentiva particolarmente ispirata. Il mare, illuminato dai colori del tramonto, sembrava sussurrare parole segrete, storie di amori perduti e di viaggi impossibili. La poetessa, con la penna in mano, iniziò a scrivere, cercando di catturare su carta la magia di quel momento.
Le parole scorrevano fluide, come l'acqua che si infrangeva sulle rocce. Cristal descriveva la bellezza del cielo, il bagliore del sole che si spegneva, il movimento delle onde che si alzavano e si abbassavano in un ritmo incessante. Ma soprattutto, descriveva il suo amore per il mare, un amore profondo e viscerale, che le aveva regalato la vita e le aveva insegnato a guardare il mondo con occhi nuovi.
Mentre scriveva, Cristal sentiva una presenza accanto a lei. Si voltò e vide un gabbiano bianco, con le ali spiegate, che la osservava con curiosità. Il gabbiano, simbolo di libertà e di viaggi lontani, sembrava volerle dire qualcosa, come se volesse condividere con lei i segreti del mare.
Cristal sorrise, accarezzando il becco del gabbiano con delicatezza. In quel momento, capì che il mare non era solo un'ispirazione per le sue poesie, ma anche un amico, un confidente, un compagno di viaggio.
Il sole era ormai scomparso, lasciando il posto a un cielo stellato. Cristal, con la sua poesia finita, si alzò e si avviò verso il villaggio, con il cuore pieno di gioia e di gratitudine. Il mare, come sempre, le aveva regalato un'emozione profonda, un'esperienza che avrebbe custodito per sempre nel suo cuore.
Da quel giorno, Cristal continuò a scrivere poesie sul mare, ma non solo. Le sue parole iniziarono a parlare anche di amore, di speranza, di sogni, di tutte le emozioni che la vita le aveva regalato. Il mare, la sua musa ispiratrice, l'aveva aiutata a scoprire la bellezza del mondo, a trovare la sua voce e a condividere le sue emozioni con il mondo intero.
La poetessa ed il mare, un binomio indissolubile, un legame profondo e intenso, che avrebbe continuato a vivere per sempre nelle sue parole, in ogni verso, in ogni strofa, in ogni poesia.
@CRESY CARADONNA
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