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La pillola dei 5 giorni dopo - di Paola Avetta

La pillola dei 5 giorni dopo - di Paola Avetta

Un allarme sollevato dalla senatrice Bianconi (Pdl)

Lunedi, 04/07/2011 - Non è nuovo il dibattito sui rischi che potrebbero comportare, per la

salute delle donne, i contraccettivi e i farmaci come la famosa

pillola del giorno dopo. Ma ora in Parlamento viene sollevato dalla

Senatrice Laura Bianconi (Pdl) un altro allarme, su un farmaco non

ancora in commercio ma che ha già avuto un primo via libera da parte

del Consiglio Superiore di Sanità. Si tratta della cosiddetta "pillola

dei 5 giorni dopo" sulla quale la senatrice Bianconi ha presentato una

mozione al Governo affinchè ne blocchi l'introduzione in Italia e

affinchè ci sia una informazione corretta sul fatto che non si

tratterebbe di una pillola contraccettiva, come sostenuto, ma di una vera e propria pillola abortiva che andrebbe ad affiancarsi per

composizione chimica e uso alla RU486, senza prevederne però analoghe

garanzie per un uso controllato. In pratica, sostiene la Senatrice

Bianconi , la pillola dei 5 giorni dopo potrebbe essere agevolmente

comperata come contraccettivo, presentando un test di gravidanza

negativo, ma in realtà potrebbe poi essere messa da parte e utilizzata

per provocare un aborto chimico nel chiuso della propria casa, senza

alcun presidio medico che possa intervenire in caso di emergenza. E

che a utilizzare questo espediente potrebbero poi essere le donne più

giovani e inesperte, desiderose di tenere tutto coperto da segreto,

sarebbe cosa che va da se. La mozione della senatrice Bianconi è

"bipartisan" essendo firmata anche da esponenti dell'UDC, ma non

raccoglie il consenso delle parlamentari della sinistra sostenitrici di un allarme che avrebbe una base ideologica e non scientifica. La parola ora va al Governo.

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