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La pillola anti-celiachia

La pillola anti-celiachia

NEWS DAL PIANETA CIBO - A breve disponibile un farmaco in grado di bloccare l'effetto tossico del glutine

Renata Frammartino Martedi, 29/12/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2009

Entro 2- 3 anni dovrebbe essere disponibile un farmaco da assumere prima dei pasti, in grado di bloccare l'effetto tossico del glutine per consentire ai celiaci di alimentarsi in modo normale. La pillola anti-celiachia, consentirà ai pazienti di dire addio alla dieta "su misura". In occasione dei primi 30 anni di attività dell'Associazione Italiana Celiachia (AIC), i ricercatori annunciano che il traguardo è sempre più vicino grazie ai risultati positivi degli studi clinici. La pillola previene i sintomi associati al consumo di cibi contenenti glutine, in quantità equivalenti a un piatto di pasta abbondante al giorno: i celiaci trattati con un placebo ed esposti al glutine hanno sviluppato i sintomi classici nel 75 per cento dei casi, i pazienti trattati li hanno avuti in appena il 14 per cento dei casi. “Mai prima d'ora un farmaco ha dimostrato un tale effetto preventivo nei confronti di qualsiasi malattia autoimmune: questo, ancor più del risultato clinico, indica che siamo sulla strada giusta".

Sicurezza alimentare: Relazione annuale sul Piano nazionale integrato

Il ministero della salute ha presentato la Relazione annuale al Piano nazionale integrato (PNI), con i dati delle attività di controllo ufficiale svolte in Italia nel corso del 2008 nel settore alimentare e veterinario. I dati sono stati forniti da diverse Amministrazioni. Sarà trasmessa alla Commissione europea che la presenta al Parlamento europeo e al Consiglio, e rende disponibili al pubblico, le Relazioni annuali di tutti gli Stati membri.

Alcuni dati

 407.128 unità operative nell'ambito della produzione alimentare sono state controllate dalle Asl e 166.916 campioni di prodotti alimentari analizzati nell'ambito del Piano di vigilanza e controllo alimenti e bevande; le irregolarità riscontrate sono del 12,2% e del 2,09%;

 198.561 accessi in stabilimenti di produzione di alimenti di origine animale hanno evidenziato il 5,88% di non conformità;

 25.839 campioni prelevati da animali e dai loro prodotti sono stati analizzati nello svolgimento del Piano nazionale residui; la percentuale di non conformità si è attestata sullo 0,24%;

 29.000 ditte e 90.000 prodotti , controllati dall'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi; le irregolarità riscontrate sono l'11,9% delle ditte e in 970 campioni.



(29 dicembre 2009)



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