Melting Art - Un film documento concerto con 60 anni della nostra storia attraverso gli occhi di Amanda Sandrelli e di Blas Roca Rey, ad aprile in tour in Umbria
Baldassarre Bruna Martedi, 28/04/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2009
Originale spettacolo d’avanguardia, “un viaggio onorico esistenziale dove la memoria diventa immaginazione”, da non perdere assolutamente! “Camel Obsession” è un film documento concerto con 60 anni della nostra storia attraverso gli occhi di Amanda Sandrelli e del marito, Blas Roca Rey, con l’avvincente musica dal vivo della “Musical Academy Band”, di Terni, dai brani inediti di rock-jazz. Dieci musicisti della “Musical Academy Band” tra i migliori, le voci di Margherita Rinaldi, Gianni Neri, proveniente dalla scuola di Mogol, Mauro Antonelli, il sax e il flauto di Marco Collazzoni, favoloso habituè di Umbria Jazz, il basso elettrico di Marco Agnetti, la batteria di Saverio Federici, le chitarre di Marco Mansueti e di David Pieralisi, chitarrista di Michele Zarrillo, il piano e le tastiere di Francesco Piantoni e di Cristian Pratofiorito.
L’idea del progetto musicale parte dai banchi di scuola negli anni ’80, ma resta nel cassetto, raccontano Roberto Vallerignani, ideatore e scrittore, e Margherita Rinaldi, coorganizzatrice di Umbria Jazz e docente di canto nella Musical Academy di Terni. “Il progetto è piuttosto complesso -continua la cantante- poiché la colonna sonora, suonata rigorosamente dal vivo, deve essere perfettamente in sincronia con le immagini che scorrono sullo schermo alle spalle dei musicisti. La nostra ambizione è quella di farlo conoscere ad un pubblico sempre più vasto, perché riteniamo infatti che questo spettacolo possa interessare diverse fasce di età, sia per il forte impatto musicale, sia per le immagini che, ripercorrendo sessanta anni di vita a partire da nascita della Costituzione, ci danno spunti di riflessione sul nostro più recente passato e sulla trasformazione della nostra società”. Decisivo l’incontro con il noto regista Folco Napolini, che gira il film in Umbria, con la collaborazione di
Amanda, attrice e regista, e di suo marito Blas, i quali vivono e guardano questo lungo viaggio – in una toccante interpretazione - attraverso la metafora dello zaino e della gobba di un cammello. Ud e Amore, i due protagonisti, pur amandosi profondamente sono travolti dalla storia, dalla distruttività del male, che può svuotare lo zaino e la gobba dell’animale, simbolo della resistenza nel tempo, fino ad omologarsi alla voce narrante della TV, che diventa un contenitore di bassezze, al punto di doverla spegnere per sempre! È il momento della maschera che UD indossa con la speranza di ritornare indietro nel tempo per ritrovare la realtà con gli occhi di bambino, ma non ci riesce e il cammello, incapace di comprendere la follia degli umani, fugge lontano nel deserto. Sarà lo spettatore a decidere cosa voler riporre come riserva nello zaino vuoto o nella gobba del cammello, se la fine di un sogno o se un nuovo cuore da far battere ancora. Non c’è un martello di ghiaccio come nel racconto di Sorokin, per riabilitare i cuori spenti, ma solo l’Arte, che tutti possono ritrovare nella vita di tutti i giorni, riappropriandosi in modo creativo della propria storia.
Le tappe: 21 marzo a Città di Castello al Teatro degli Illuminati, il 21 aprile al Teatro Verdi di Terni, il 27 aprile a Salerno presso l’aula magna dell’Università.
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