La natura selvaggia di Gianni Borta: inaugurazione sabato 19 settembre alla Galleria Rettori Tribbio di Trieste e venerdi’ 25 alla Chiesa di S. Francesco a Udine
La natura selvaggia di Gianni Borta: inaugurazione sabato 19 settembre alla Galleria Rettori Tribbio di Trieste e venerdi’ 25 alla Chiesa di S. Francesco a Udine
S’inaugura sabato 19 settembre 2015 alle 18 alla Galleria Rettori Tribbio (Piazza Vecchia, 6) di Trieste la Natura selvaggia di Gianni Borta, personale del pittore friulano che sarà introdotta dall’architetto Marianna Accerboni. In mostra più di una trentina di opere recenti - numerosi oli e alcune tecniche miste - ispirate ai molteplici viaggi dell’artista in tutto il mondo, alla ricerca della luce, della natura e dell’anima di quei paesi lontani: una pittura radiosa e solare, emblematica di quell’espressionismo di matrice mediterranea che rappresenta la cifra italiana e francese del movimento, al contrario del taglio introspettivo e drammatico che ne connotò le origini nel Nord Europa. Un linguaggio istintivo e coinvolgente, attraverso il quale Borta reinterpreta in modo del tutto personale e nuovo la verve dei pittori Fauve (che tradotto significa selvaggi, per l’uso intenso del colore), componendo un universo cromatico e gestuale in cui, pur discendendo dall’informale americano, ha sempre cercato di mantenere un rapporto con la realtà, che negli ultimi tempi guarda tuttavia sempre più all’astrazione, dissolvendo l’immagine in allegorie cromatiche di grande fascino. All’impeto dei Fauves, che accostavano, anche con sottile valenza simbolica, colori puri, dai quali scaturiva la luce, Borta, partito dalla narrazione dei temi agresti del Neorealismo friulano, tratti da una campagna intensamente amata, unisce infatti un trasporto gioioso e poetico che sfiora l’Informale, tendenza cui si era accostato nel corso di un viaggio negli Stati Uniti durante gli anni Settanta, senza tuttavia staccarsi completamente dalla realtà, sì da essere considerato autore oggi di un nuovo realismo.
Fino al 2 ottobre (orario: feriali 10-12.30 / 17- 19.30 festivi 10-12  lunedì chiuso).
La mostra triestina rappresenta una sorta di preview della grande antologica che con la stessa tematica s’inaugura e venerdì 25 settembre alle 18.30 alla Chiesa di S. Francesco di Udine in occasione dei 55 anni di attività artistica, traguardo che il pittore festeggia esponendo più di cento opere e presentando il volume fotografico “La natura selvaggia di Gianni Borta”. Fino all’8 novembre (orario: merc, giov, ven feriali 16.30-19.30 sab e dom 10.30-12.30 e 16.30-19.30).
Gianni Borta è nato e vive a Udine, lavora nella città natale e a Milano. Bambino prodigio, ha iniziato a esporre nel 1961, ispirandosi ai temi neorealisti del mondo contadino friulano. Oggi è considerato uno dei più significativi artisti italiani della generazione di mezzo: ha al suo attivo 850 mostre e 165 personali allestite nelle principali città italiane e all’estero e 250 riconoscimenti, tra premi nazionali e internazionali, conseguiti in 50 anni di pittura.
E’ presente alle più importanti rassegne artistiche, dalla Quadriennale di Roma alla Biennale Internazionale della grafica di Lubiana e di Sapporo (Giappone), dall’Arte Fiera di Bologna all’Artexpo di New York, alla Kunstmesse di Basilea e alla Triennale Europea dell’Incisione di Villa Manin. Numerose sue opere si trovano in edifici pubblici: mosaici realizzati per scuole, ospedali, impianti sportivi e edifici giudiziari, case circondariali e monumenti. Ha partecipato spesso a laboratori di ricerca internazionali e, quale relatore, a convegni culturali. Notevole è la sua attività anche come incisore, grafico e illustratore di libri, manifesti e riviste.
Ha esposto recentemente a S. Pietroburgo e al Dan Huang Art Museum di Pechino. La sua attività è documentata all’Archivio Storico della Biennale di Venezia e all'archivio per l'Arte Italiana del ‘900 a Firenze. Le sue quotazioni sono presenti su Artprice, leader mondiale dell'informazione. Per la sua intensa attività artistica, i temi trattati e l’originale verve pittorica, inizia a essere considerato un caposcuola.
Lascia un Commento