LA MIA TERRA / Un'azienda femminile di successo. Tra tradizione e innovazione
Un'azienda agricola a titolarità e ampio protagonismo femminile finisce in prima pagina del New York Times come esempio positivo di impresa multifunzionale di più generazioni di donne
I primi di gennaio. Le feste non ancora terminate. Il clima è ancora quello dei doni e degli avvenimenti un po’ magici. Sulla prima pagina del NY Times nella sua versione internazionale compare la storia dell’Azienda La mia Terra, a Pontinia in provincia di Latina, accompagnata dalle immagini di 4 donne di 4 diverse generazioni. Tiziana, titolare dell’azienda e sua mamma, sua nonna, sua figlia. Le protagoniste, insieme, di un'impresa che affonda le sue radici nel mondo contadino ed è a tutto tondo,oggi, un'impresa agricola multifunzionale, al passo coi tempi, che coniuga una consistente produzione di frutta (fragole e prugne) ad una attività di produzione di servizi multifunzionali (agriturismo e scuola in fattoria).
Annovera nel contempo: un orto fantastico, un pollaio affollato, altri animali da cortile e una discreta produzione di vino e olio.
Un'impresa davvero complessa gestita da una ricca e concorde esperienza umana che già era stata valorizzata assegnando a Tiziana nel 2004 il premio DEA TERRA da parte dell’ONILFA ( Osservatorio Nazionale per il lavoro Femminile agricolo presso il Ministero dell’agricoltura.
La notizia del NY Times, che definisce l’azienda un esempio di successo imprenditoriale, che esalta la capacità femminili di coniugare la tradizione con l’innovazione rimarcando come proprio l’Italia possa vantare più di altri Stati tale notevole protagonismo delle donne della terra, appena pubblicata è stata ripresa a cascata dai giornali nazionali,. In primis il Messaggero, che ha dedicato a La Mia Terra un servizio davvero notevole con la foto delle Signore dell’Azienda: Tiziana, Iolanda, Giulia e poi Nonna Maria.
Di seguito si sono attivate le televisioni come il TG 1 e il TG 3 TV 2000 e ancora altri e altri. Una storia bella, questa imprevista conquista di tanta prima pagina dell’azienda La Mia Terra.
'noidonne' - il caso o l’intuizione di valore - vuole che ne avesse scritto già diversi mesi prima.Oggi 'noidonne' può dire ,con soddisfazione, di avere visto lontano, valorizzando un'impresa a grande protagonismo femminile, simbolo d’eccellenza, al punto d’interessare un giornale come il NY Times.
Un'azienda testimonial, a nome di tante altre, di un'agricoltura capace di innovarsi e di offrire prospettive di lavoro per il futuro anche ai giovani. E’ interessante sottolineare come Tiziana, la titolare, precisi che quando decisero di investire nell’azienda agrituristica, il che prevedeva un investimento impegnativo da tutti i punti di vista, ha voluto insieme a suo marito Gino un incontro con i suoi figli Manuele e Giulia, chiedendo loro se erano convinti di considerare il loro futuro legato all’azienda. Il loro entusiasta sì ha dato ali al progetto!
Se c’è dunque una definizione che, parlando dell’azienda oggi di Tiziana Lauretti non risulta stonata, è dire come tradizione e innovazione si siano “alleate” per un obiettivo di successo. Fondamentale la collaborazione con il marito, il padre e il figlio, ma pur sempre con un 'eccezionale primato femminile, che trae dalla creatività, dalla passione e dalla tenacia formidabili fattori di produzione. Il risultato è definibile come un'azione positiva da riprodurre e valorizzare, il che può ben spiegare l’interesse del NY Times per tale esperienza fortemente simbolica e suggestiva, per l’importanza anche che le persone hanno nel progetto.
Un risultato che segnala come tante esperienze positive che faticosamente si fanno avanti diano speranza e confermino come l’impegno femminile, se riconosciuto e promosso, nella nostra società sia una risorsa irrinunciabile per uscire dalla crisi profonda che attanaglia il paese e riprendere la via dello sviluppo.
E questo con il valore in più di puntare sull’agricoltura che ancora oggi per l’Italia può rappresentare una risorsa importante.
A La Mia Terra i sentimenti sono, ovviamente, i più diversi e passano dalla soddisfazione, che una volta tanto premia in modo imprevisto, quasi come un regalo di Natale il proprio lavoro; sono di contentezza perché l’articolo rappresenta anche un attestato di qualità e forse promozione di nuovi visitatori, ma ancora di incredulità di come sia avvenuto proprio a loro e incertezza nel saper gestire un'inedita e improvvisa notorietà. Ma per chi conosca bene Tiziana, Iolanda, Giulia, Maria e anche Gino, Lidio ed Emanuele non c’è notorietà che li possa allontanare dall’idea che se non ci metti del tuo non c’è pubblicità che risolva i problemi e ti sospinga più avanti. Auguri comunque a una famiglia e un pool di donne che con la loro tenacia e grazie alla loro concretezza, ma anche coraggio e voglia di intraprendere nuove strade, sono arrivate, in modo simpatico, ancor più perché inaspettato e non programmato, a rappresentare anche agli Americani, ma non solo, una bella Italia possibile in un periodo in cui questo, a torto o a ragione, è tanto faticoso da ottenere.
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