Lunedi, 15/04/2013 - Sabato 13 aprile presso la libreria Feltrinelli di Bologna, nella Galleria dei Quaderni, Ione Bartoli ha presentato il suo La mela sbucciata, racconto a molte voci dell'evoluzione al femminile nell'Emilia Romagna degli ultimi cinquant'anni. Vicenda di una donna che è la prima assessora della neonata regione e che, insieme ad altre donne, riesce la trasformazione da stato caritatevole in stato sociale.
Un libro che deve essere letto se si vuole conoscere la storia che ha fatto grande l'Emilia Romangna di quegli anni rendendola esempio europeo di welfare intelligente.
Quando Ione Bartoli assume la funzione di assessore, in Emilia come nel resto d'Italia, esistono ancora i befotrofi per i minori orfani o abbandonati e gli ospizi di carità per gli anziani che non possono essere assistiti dalla famiglia d'origine. Colpisce la narrazione di cameroni con quaranta letti, di anziani che sciamano all'esterno un solo giorno alla settimana, il giovedì, vestiti dellla divisa grigia dell'istituto. Di coppie, con alle spalle anni di matrimonio, separate per tutta la settimana , che aspettano questo giorno per finalmente incontrarsi.
Tutte istituzioni private, per lo più religiose, alle quale si antepone lo stato con la sua visione moderna e laica, grazie a un gruppo di donne capaci e testarde, ma prive di ogni aspirazione carrieristica.
E' il periodo del "tutto statale" e diversamente non avrebbe potuto essere perché solo lo stato ebbe la forza di tale trasformazione.
La domanda che sorge spontanea è: meglio ora, periodo del "tutto privato"? Hanno cercato di rispondervi Patrizia Ghedini, Adriana Lodi, Teresa Marzocchi, Vittorio Saltini, Lanfranco Turci, mentre le conclusioni, profonde ed equilibrate, sono state lasciate alla vivace intelligenza di Flavia Franzoni Prodi.
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