L'obiettivo è arrivare ad una medicina “genere-specifica” che guardi ad ogni persona nella sua specificità
Martedi, 18/02/2020 - “La rivoluzione silenziosa della medicina”. Così è stata chiamata la svolta che, a partire dagli anni 80 ha condotto a una nuova attenzione nei confronti del genere e di tutte le variabili che lo caratterizzano: biologiche, ambientali, culturali, sociali. Il tema delle differenze di genere ha progressivamente assunto una rilevanza centrale sia nella sperimentazione farmacologica che nella ricerca scientifica, al fine di garantire a ogni individuo l’appropriatezza terapeutica, rafforzando il concetto – fondamentale in bioetica – della centralità del paziente e, conseguentemente, della personalizzazione delle terapie.
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