La Marcia per la pace Perugia Assisi si è aperta con l’inno “E’ tempo” scritto dai ragazzi di 5 scuole del Friuli Venezia Giulia ed è la Marcia “del perdono, del dialogo, della distensione”
La Marcia per la pace Perugia-Assisi terminata da qualche settimana, alla sua 23esima edizione si svolge ogni due o tre anni ed è, un evento di grande attualità e, importanza poichè ha lasciato e, lascia un segno indelebile nascendo dall’invito rivolto alle scuole di Papa Francesco il 6 maggio 2017 “Dite che il mondo è in guerra” in occasione dell’udienza in Aula Paolo VI che, lo ha visto insieme agli studenti (nell’incontro organizzato dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani) a cui è seguita la risposta all’unisono a questo appello del Papa da parte di tutti i partecipanti dell’edizione 2018 alla Marcia Perugia-Assisi .
Il Papa ha inviato per l’occasione un messaggio rivolto ai numerosi partecipanti, letto dal Vescovo di Assisi, affinché la marcia “contribuisca a diffondere soprattutto tra i giovani, una rinnovata consapevolezza che la pace è dono da implorare da Dio e al tempo stesso frutto dell’impegno costante di ognuno, chiamato a porre piccoli ma quotidiani gesti di bontà, di perdono, di dialogo, di distensione”incitando Papa Francesco ad essere “promotori e testimoni della fraternità in ogni ambiente e a ogni livello. Mediante atteggiamenti pacifici e pacificanti a imitazione di Gesù, fratello e amico di ogni uomo, che ha donato la vita per l’amore dell’umanità”.
La Perugia-Assisi ideata il 24 settembre 1961 dal Movimento pacifista italiano è arrivata a un traguardo importante giungendo: a 70 anni dalla firma della Dichiarazione Universale dei diritti umani, a cento anni dalla fine della prima guerra mondiale e, a 50 anni dalla scomparsa di Aldo Capitini e, ha visto la partecipazione di decine di migliaia di persone e, centinaia tra associazioni, sindacati, scuole, enti locali, mobilitando l’ intera società civile che, si è ritrovata a camminare insieme(partendo alle h 9 dai Giardini del Frontone di Perugia lungo un percorso di 24 km per concludersi alla Rocca Maggiore di Assisi alle h 15) con l’obbiettivo comune della pace .
In questa occasione Padre Antonello Fanelli del Sacro Convento di Assisi ha rimarcato il valore della fraternità “come punto di partenza per costruire la pace” pertanto rimane forte il messaggio di una Marcia che, parla ai cuori, sottolineando l’importanza di costruire un mondo di fratellanza dove diminuiscono le diseguaglianze, le sofferenze, i conflitti e, le guerre che, creano instabilità e paure facendo crescere l’economia della fraternità e promuovendo la cultura di una società inclusiva, solidale e accogliente e, come ha affermato Flavio Lotti del Comitato promotore della Marcia “Oggi è più necessario che mai alimentare azioni positive anziché fomentare l’odio” aggiungendo Sergio Bassoli *coordinatore della Rete della Pace “no alla criminalizzazione della solidarietà” e Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, parlando del problema nucleare ha detto “va messo al centro perché i governi usano queste armi per incutere terrore, creare disuguaglianze sociali e mantenere la profonda ingiustizia del 10% della popolazione che consuma il 90% delle risorse”.
La Marcia per la pace vuole essere proprio questo: ieri come oggi, un inno alla vita, all’insegna del disarmo, alla fraternità che unisce e, crea legami sinceri, vuole essere all’insegna del lavoro dignitoso per tutti contro il linguaggio di violenza, sottolineando nella Conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta nella sede della Federazione Nazionale della Stampa(FNSI) che “si tratta non di una marcia per ma della pace” che ci vede impegnati ogni giorno, a volere rimarcare il valore etico della pace auspicando quindi una pace duratura.
Nota: *(espressione della Tavola della Pace, cui si ispira e da cui trae origine)
Domenica Ricci
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