Sabato, 15/04/2017 - Serata emozionante quella dell’8 Aprile 2017, che ha visto la presentazione del libro del giornalista Roberto de Giorgi “Il mio amore col fiore in bocca”. Siamo nella sala convegni San Massimiliano Kolbe a Paolo VI, quartiere di Taranto e i padroni di casa, coloro che hanno organizzato l’evento, sono Cesare Natale e Daniela Lelli. Sin dalle prime parole della relatrice, Gabriella Ressa, Direttore responsabile presso Radio Cittadella si è percepito il cuore del racconto, il dramma di una malattia che fortunatamente ha lasciato spazio alla speranza, poi alla salvezza. Il nostro autore ha raccontato ogni cosa con precisione, con delicatezza: è la sua compagna di vita che si è ammalata, una donna forte che era in sala ed applaudiva insieme agli altri ospiti, con il sorriso di chi ha superato ostacoli insormontabili. La presentazione dell’opera ha marcato l’attenzione sul fatto che il Libro sia gratuito; "Il mio amore col fiore in bocca" può essere scaricato tranquillamente e gratuitamente a casa, ci dice de Giorgi: “Le buone pratiche vanno condivise, dato che abbiamo trovato tanti volontari che ci hanno accolti e aiutati”. Immaginare le emozioni che ne sono scaturite. Anche perché è seguito alla presentazione un reading di poesia. Tra il pubblico ha letto la sua lirica Pasquina Filomena la quale ha ringraziato gli organizzatori per la capacità di unire l'arte e gli artisti e per la ferma volontà di collaborare per un progetto comune. In sala c’erano anche dei dipinti realizzati in collage art della pittrice Elena Manigrasso. Infine l’artista a tutto tondo Antonio Fanelli ha musicato una sua poesia accompagnandosi con la chitarra. Cesare e Daniela spiegano in quale contenitore sia inserito questo incontro culturale: “l’origine di tutto è la nostra associazione Falanthra, un’Associazione Culturale Onlus di Volontariato che ha lo scopo di creare momenti di approfondimento e crescita, utilizzando l’arte anche come mezzo di comunicazione. C’è chi scrive, chi dipinge, chi canta, chi ama recitare, chi ama fotografare, l’importante è riuscire ad esternare ciò che si ha dentro, i dolori, i disagi, la gioia, la felicità, la tristezza. E da qui che Falanthra intraprende un cammino solidale a favore del progetto “Alzheimer più” che va ad occupare quel buco assistenziale di sostegno a persone che vedono giorno per giorno l’aggravamento della malattia. Siamo infermieri da 40 anni e vogliamo mettere in campo le nostre conoscenze per chi ha bisogno”. I padroni di casa quindi partono dalla loro esperienza professionale e di vita, che li porta a combattere impegnandosi in una continua attività informativa e promozionale fatta anche di incontri ed eventi culturali che hanno la finalità di raccogliere fondi per mantenere sempre più attivo il progetto. A favore del mondo.
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