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La magia del cielo in una mostra fotografica a Casa Boschi Di Stefano

La magia del cielo in una mostra fotografica a Casa Boschi Di Stefano

'Orientarsi con le stelle' è il titolo dell'esposizione a Milano curata da Gigliola Foschi e Lucia Pezzulla. Il focus sulle fotografe Mattiolli, Baldoni e Bjornmir

Sabato, 19/09/2020 - Orientarsi con le stelle è il titolo di una mostra esposta alla Casa Museo Boschi Di Stefano a Milano.
La casa, costruita tra il 1929 e il 1931 su progetto dell’architetto Piero Portaluppi, di per sé merita una visita sia per la bellezza degli ambienti che per la ricca collezione di opere d’arte del 1900.
Il progetto espositivo, nato da un’idea di Red Lab Gallery e Alessia Locatelli, curato da Gigliola Foschi e Lucia Pezzulla, è sostenuto dal comune di Milano.
Nove tra fotografe e fotografi espongono la loro interpretazione visiva della contemplazione del cielo, nel dinamismo delle stelle, della necessità di guardare alla natura con occhio rispettoso e grato.
Marianne Biornmir, norvegese, e Iorgos Yatromanolakis, greco, sono al debutto milanese, accompagnati da Alessandra Baldoni, Joan Fontcuberta, Dacia Manto, Paola Mattioli, Occhiomagico (Giancarlo Maiocchi), Edoardo Romagnoli e Pio Tarantini.
La mia attenzione si è rivolta istintivamente alle opere delle fotografe, tra queste mi è parsa particolarmente interessante la serie Eclissi, sette immagini di cm 23 x 37, di Paola Mattiolli, del 1999.


Uscendo dalla casa per permettere ad altre persone di accedere allo spazio espositivo, incontro proprio Paola che mi racconta di essersi trovata, appunto nel ‘99, a Sant'Anna di Stazzema, dove nel 1944 i tedeschi hanno trucidato cinquecentosessanta persone. Ogni anno l’11 agosto, si svolge la commemorazione della strage. Accade che, mentre Paola legge i giornali sotto un pergolato, si accorga di alcune “lunette”. Un effetto magico che la induce a correre a prendere la macchina fotografica.

“Un mare di lunette, un'inondazione di eclissi” scrive Paola.  “Le foglie avvolte sul graticcio – accostate, intrecciate una all'altra in contatti casuali – formavano tanti buchini che diventavano camere oscure. Tante, tantissime camere oscure che proiettavano tutto intorno innumerevoli piccole eclissi. Il sole e la luna ci mandavano direttamente dal cielo l'immagine di sé, diventando essi stessi autori di una straordinaria fotografia astrale. Sul Manifesto del giorno dopo ho letto questa frase: ‘Per la prima volta da molti anni, quella a cui stavamo assistendo era non l'eclissi della ragione, ma un'eclissi di sole, insieme struggente e razionale’. Eclissi della ragione, eclissi di sole, mi sono ripetuta. Proprio a Sant'Anna di Stazzema “.
Alessandra Baldoni propone un dittico ed un trittico preziosissimi nella loro intensità, e non solo per il luccichio di oro e di stelle; Marianne Bjornmir elabora immagini che rimandano alla metafisica delle opere di Savinio e De Chirico, esposte al piano di sotto mentre Dacia Manto realizza opere che, attraverso l’uso di luci, restituiscono ill senso e la fascinazione delle stelle.

La mostra è accompagnata da un catalogo ricco e prezioso la cui elaborazione grafica è stata affidata a Ludovica Cattaneo. Ludovica mi fa notare un particolare molto interessante per chi non ha, come me, un cellulare preistorico. Le interviste alle fotografe e ai fotografi sono riportate parzialmente in catalogo ma, inquadrando, per ognuna di esse, il QRCode, si può usufruire dell’interezza verbale visiva dell’intervista stessa.

La mostra è visitabile sino al 31 ottobre dal martedì alla domenica dalle 9,30 alle 17,30, l’ingresso è libero ed è gradita la prenotazione a info@redlabgallery.com

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