A tutto schermo - Dal romanzo di Grazia Deledda un film con Carmen Maura
Colla Elisabetta Lunedi, 22/09/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Settembre 2014
Un interessante esordio, quello di Angelo Maresca, con il lungometraggio “La madre”, sottotitolo ‘film di fede e di peccato’, dramma liberamente ispirato all’omonimo romanzo scritto nel 1920 da Grazia Deledda, ed interpretato dalla sempre bravissima attrice spagnola Carmen Maura (ormai destinata ai ruoli di madre anche nei film italiani, eppure anche qui da noi le mamme non mancano!), da Stefano Dionisi, Laura Baldi e Luigi Maria Burruano. La narrazione del regista, tradotta nella contemporaneità, quanto al periodo storico, e trasposta dalla Sardegna ad un’algida Roma, quanto al luogo, mantiene la forza interna di un racconto di senso universale: fede, passione, colpa, controllo, conflitto interiore, sono temi che appartengono alle donne ed agli uomini di ogni tempo e luogo. La storia del giovane prete Don Paolo, la cui vita è stata ‘sacrificata’ all’altare della fede da una madre possessiva ed ossessionata dal peccato e dalle colpe, che s’innamora ricambiato di una parrocchiana, la sua tragedia interiore ed il difficile rapporto con la madre, sono osservati dal regista attraverso un sapiente uso dei silenzi, della fotografia e delle atmosfere, ora tetre ora sospese, forse un po’ freddi rispetto alla potenza emotiva del romanzo. “Mentre ero a Nuoro - ha raccontato il regista - ho visitato la casa della Deledda ed ho letto tutti i suoi romanzi: La madre mi ha colpito perché molto attuale. La religione, in alcuni casi, può trasformarsi in controllo”.
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