Ancora una volta Angela Merkel ha confermato quindi di essere una figura politica oramai già nella storia, la cui leadership è oggetto di attento studio da anni. Tra le tante analisi, c’è un aspetto della persona trascurato e che ci aiuta invece a comprendere quel quid in più che la rende così gigantesca e che, guarda caso, ha a che vedere con il fattore D.
Come possiamo descrivere infatti la leadership di Angela Merkel?
E’ forse una leader maschia simile ad esempio alla Thatcher dei gloriosi anni 80, che gareggiava con gli uomini in una politica testosteronica, con una visione escludente e competitiva della società, condannando per questo la Gran Bretagna ad anni di disoccupazione e stenti? Non pare proprio.
Il termine materno in questo caso ha poco a che vedere con lo stereotipo che prospera nel nostro immaginario italico. Non stiamo certo parlando, infatti, della madre Mulino Bianco, o della sofferente madre-colf-badante, tutte chiuse nella sola dimensione privata e alle quali nessuno darebbe in mano le sorti di un paese.
La premier tedesca soprattutto in questa crisi pandemica, ci restituisce invece, applicato alla dimensione politica pubblica, un concetto di materno inteso come potere di procreazione, di vita e di cura in senso lato: l’interpretazione più radicata, simbolica e, se vogliamo anche mitologica, dell’essere donna.
Angela Merkel non è infatti una madre biologica né adottiva, ma è una madre politica, pienamente riconosciuta sia dagli uomini che dalle donne.
In questo senso il video del suo discorso è storico anche nell’esempio che offre di un nuovo tipo di leadership femminile.
Non si tratta infatti del solito premier algido, freddo o rissoso, che snocciola statistiche di decessi come se non lo riguardassero, che non sa dire se è più importante la vita o le vacanze sulla neve, che parla di soldi e investimenti con maggiore disinvoltura di quella che riserva alle persone.
Al contrario, vediamo in questo video una premier che ricorda che la salute viene prima, che fa sentire bene tutta la mostruosità di 500 morti al giorno, e che, soprattutto, richiama all’ordine, con un’emozione perentoria che è riuscita ad esprimere senza perdere mai la misura né il controllo né tanto meno un argomentare ragionato e inappuntabile.
La leadership materna della Merkel è dunque un esempio da imitare e da seguire?...
... continua a leggere l'articolo in Ladynomics
Lascia un Commento