Login Registrati
La guerriera Ana Tijoux in concerto a Roma

La guerriera Ana Tijoux in concerto a Roma

Venerdì 23 ottobre approda ad Acrobax, ex cinodromo di Roma, una protagonista della scena urban internazionale: Ana Tijoux. Il suo personalissimo stile è un hip hop meticcio, dove il rap è contaminato da jazz e funk.

Giovedi, 22/10/2015 -
L'hip-hop, che - come racconta Anita in un'intervista - è la musica dei senza terra, degli sradicati. Nato nella comunità afroamericana, è ormai la musica di una generazione (almeno di parte di una generazione) in tutto il mondo, dalla Francia al Senegal, dall'Algeria alla Palestina e al Cile. Ana Tijoux ha occhi allungati da cherokee, rappa in spagnolo contro stereotipi e discriminazione. Le sue rime testimoniano un impegno mai banale in questioni primarie del tessuto sociale internazionale. Ana Tijoux concepisce con autorevolezza la sua musica come mezzo di denuncia.



Anamaría Merino Tijoux, (Lille, 12 giugno 1977), è nata da due esuli cileni fuggiti in Francia nel 1973 dopo il colpo di Stato. Diventa molto popolare per la sua partecipazione nel gruppo Los Tetas per poi formare il gruppo Makiza pubblicando con una produzione indipendente il primo cd "Vida Salvaje". Un album di immediato successo.

Il suo secondo disco “La Bala” ha ricevuto una nomination ai Latin Grammy nella categoria “Mùsica Urbana” e recentemente il suo “1977” è stato rilanciato in Italia dove ha ricevuto un successo esteso tra radio, critica muiscale e pubblico.



Nel 1999, con la pubblicazione di "Aerolineas Makiza", arriva al top del mercato hip-hop latino americano.All'improvviso, nel 1993, finita la dittatura, la decisione dei genitori di tornare in Cile. «Sapevamo tutti che un giorno o l'altro saremmo tornati, anche se mi è dispiaciuto abbandonare la Francia dove sono nata."



L'appartenenza di Ana Tijoux al Sud America è culturale, musicale e profondamente affettiva: «ricordo che quando ero a Parigi una volta il professore da cui prendevo lezioni di chitarra ha suonato il charango ( piccola chitarrina diffusa nelle zone andine), quando l’ho sentita mi sono enormemente emozionata: era un suono legato alla mia memoria". «La memoria è fondamentale, è quella ad esempio che il mercato cerca di cancellare imponendoci le stesse canzoni». È la cosiddetta dittatura dell’heavy rotation e del mercato musicale.



Nell'album 1977, dove le basi hip-hop sono ottimamente curate da produttori cileni, Ana parla del suo Paese, delle sue aspettative e delle sue delusioni, come in " Shock" in cui si schiera contro le privatizzazioni, traendo ispirazione da Naomi Klein e dal suo No logo.Tra i fan di Ana Tijoux c'è anche Jovanotti che l'ha voluta sul palco nelle date cilene e che ha intonato la sua 1977 durante uno dei suoi ultimi concerti.



Il suo brano 1977 è stato inserito nella colonna sonora della serie televisiva Breaking Bad. Recentemente ha pubblicato il suo nuovo singolo "Antipatriaca" tratto dal suo ultimo disco "Vengo".



Venerdì 23 Ottobre 2015

ore 22, Acrobax,

Via della Vasca Navale, 6, 00146 Roma

Ingresso a sottoscrizione



Contact email: booking@bassculture.it, +39 080 5533307

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®