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La Ginecologia e l’Ostetricia nel Territorio: prevenzione, clinica, integrazione

La Ginecologia e l’Ostetricia nel Territorio: prevenzione, clinica, integrazione

Conclusi i lavori del II Congresso Nazionale dell’Associazione Ginecologi e Ginecologhe del Territorio (AGITE) e Società Medica Italiana di Contraccezione (SMIC)

Mercoledi, 30/11/2011 - Dopo il successo della Tavola Rotonda di apertura, che ha visto la partecipazione di numerosi esponenti del mondo medico e politico per dibattere il tema del “Riordino dei Consultori e dei Servizi per la salute della donna” a distanza di 36 anni dall’istituzione dei Consultori familiari, i lavori sono proseguiti per due giorni toccando molti temi centrali per la vita riproduttiva e la salute della donna. Il Congresso si è aperto nel pomeriggio del 24 novembre con una prima sessione interamente dedicata alla contraccezione ormonale, di cui è stata tracciata la storia negli ultimi 50 anni: dalla commercializzazione del primo estroprogestinico nel 1961 ai preparati attualmente in uso. Un’occasione importante per discutere anche di un tema delicato come quello della contraccezione di emergenza e della migliore commercializzazione della cosiddetta “pillola del 5° giorno” (Ulipristal acetato). La contraccezione di emergenza viene utilizzata per la prima volta in Olanda nel 1964 con l’uso di etilinestradiolo, viene sostituita dal levonorgestrel (LNG) negli anni Ottanta per entrare in commercio in Italia a partire dal 2006. Nel corso del Congresso si è sottolineata la limitazione di accesso al farmaco, vigente solo nel nostro paese, imposta dall’obbligo di ricetta medica non ripetibile. Studi e ricerche hanno dimostrato che il LNG non è tossico, non provoca danni da sovradosaggio ed è tanto più efficace quanto prima viene assunta ( max efficacia entro le 24 ore dal rapporto): la pillola del giorno dopo potrebbe essere venduta come prodotto da banco per evitare un ritardo nell’uso. Tra le proposte di AGITE/SMIC l’acquisto senza ricetta medica dei contraccettivi di emergenza, anche per ragazze minorenni, così come avviene in tutti gli altri paesi europei. È stato sottolineato anche il ruolo centrale dei Consultori in questo ambito, con la loro azione di counselling per informare le giovani donne in modo tempestivo e adeguato, sia riguardo le malattie a trasmissione sessuale che la contraccezione, attraverso l’azione di personale altamente formato. Tra le proposte Agite anche quella di modificare l’accesso al pronto soccorso per la contraccezione d’emergenza, che dovrebbe passare da codice bianco a codice verde per evitare il pagamento del medicinale e del ticket. Tra le tante idee lanciate dal Congresso anche quella di una campagna informativa su media e web rivolta alle adolescenti, che maggiormente fanno ricorso alla contraccezione di emergenza.



Nel corso del Congresso si è discusso a lungo di giovanissimi: della loro salute sessuale e riproduttiva, e della proposta di adozione di una Cartella Nazionale Adolescenti, utile strumento operativo per guidare i ginecologi nella loro attività. La Cartella, di cui è stata proposta l’adozione a livello nazionale, è una guida all’intervista dell’adolescente che si rivolge al Consultorio ma anche allo Studio privato. Articolata in diverse sezioni, ne comprende anche una relativa alla richiesta di interruzione volontaria della gravidanza (IVG). Il suo scopo è quello di indagare la storia personale e clinica dell’adolescente, categoria che rientra nelle competenze consultoriali come previsto anche dal P.O.M.I (Progetto Obiettivo Materno Infantile). Le domande a risposta chiusa previste dalla Cartella consentono di indagare l’attitudine dei ragazzi a mettere in atto comportamenti sessuali a rischio, valutando nel contempo l’efficacia degli interventi realizzati, e consentendo la condivisione di una metodologia comune tra i diversi Consultori regionali.



Al centro del dibattito anche il rapporto medico-paziente, incentrato su una buona comunicazione affinché le pazienti, che oggi desiderano sentirsi padrone delle proprie scelte, conoscano tutte le opzioni terapeutiche di cui dispongono. Un atteggiamento, questo, che ha una ricaduta positiva anche nel ridurre la percentuale di contenziosi medico-legali, in aumento negli ultimi anni, e che ha spesso indotto i medici italiani a ricorrere alla cosiddetta “medicina difensiva”, pratica che danneggia l’economia dei cittadini e dello Stato, con una spesa sanitaria complessiva compresa tra i 12 e i 20 miliardi di euro l’anno. Tra le proposte avanzate nel corso del Congresso la stesura di nuove regole sulla responsabilità professionale del medico: i tentativi percorsi sino ad oggi sono risultati infatti vani, con un disegno di legge sulla responsabilità medica e la regolamentazione della copertura assicurativa che giace ancora in Parlamento.



Tra le tante tematiche affrontate anche quella dell’Ostetricia territoriale e le linee guida per la gravidanza fisiologica. Gli esperti (ostetriche e ginecologi) hanno evidenziato in questo ambito il ruolo centrale dei Consultori, capaci di offrire un piano di assistenza multi-professionale e multi-disciplinare, per promuovere la salute ed il benessere della coppia, l’empowerment delle donne in gravidanza e delle competenze per l’accudimento dei figli. Sono stati evidenziati inoltre criteri per definire la qualità dei Punti Nascita , rispettando le indicazioni delle 10 Azioni proposte dal Ministro Fazio, che molto parlano anche di Consultori . Queste sono state firmate in accordo tra Stato e Regioni. Viste le riorganizzazioni in atto a breve, va ipotizzato ed organizzato il massimo scambio tra operatori degli ospedali e dei territori (e viceversa), anche tramite strumenti come la creazione di una cartella nazionale della gravidanza, che accompagni la gestante in gravidanza nei diversi Servizi, anche se si muove in regioni diverse, quindi in ospedale e poi nel puerperio, per instaurare un circolo virtuoso di comunicazione tra territori e ospedali: due realtà che devono maggiormente dialogare tra loro, per favorire la continuità assistenziale e ridurre gli interventi inappropriati.



Si è parlato anche di menopausa e della centralità dell’assistenza alle donne che attraversano questa fase della vita, attraverso una corretta e attenta informazione riguardo eventuali terapie ormonali, anche con la creazione di specifici centri e ambulatori di “medicina genere”. Infine, sono stati illustrati i risultati di alcuni progetti di ricerca epidemiologica sulla condilomatosi genitale da l’HPV (Human Papilloma Virus), realizzati da AGITE in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e la Società Italiana di Ostetricia e Ginecologia (SIGO), sulla popolazione afferente agli ambulatori ginecologici pubblici e privati. Questo a riprova del ruolo che, nella Ricerca nei territori, AGITE ha esplicato e vuole viepiù promuovere quale elemento di valorizzazione della ginecologia pubblica.



Una sessione Poster ha accompagnato i lavori del Congresso sul tema “La gravidanza: mantenere la fisiologia. Esperienze del territorio”. Quindici realtà territoriali hanno illustrato il proprio lavoro ( ambulatori di ostetriche, privati, consultori), svolto da esperte/i nella gestione fisiologica della gravidanza, attraverso testi e immagini. Una giuria, composta da medici, giornalisti e membri dell’ISS ha premiato i tre migliori poster con un premio in ricordo della dott.ssa “Marilina Liuzzo”, collega siciliana e fondatrice di AGITE, scomparsa nel 2009. La premiazione si è svolta il 25 novembre, giornata mondiale per l’eliminazione di ogni forma di violenza contro le donne, ricordata con testi letti da Cecilia Di Giuli.



AGITE è un’Associazione nata nel 2008, federata con AOGOI, che vede nel suo Direttivo rispettato il principio di Pari Opportunità di rappresentazione dei generi, che ha tra i suoi scopi: favorire in modo organico la formazione del ginecologo territoriale anche per le/gli specializzandi ed i liberi professionisti; individuare e uniformare le buone prassi cliniche per la prevenzione e per la rispettosa gestione della salute olistica della donna, ed integrarsi con i diversi servizi territoriali e con la rete degli ospedali. È una realtà giovane e in espansione in tutta Italia, che intende promuovere una visione medica territoriale integrata tra strutture e competenze, per migliorare l’efficacia e l’efficienza dei diversi campi di intervento ostetrico e ginecologico sia nel pubblico che nel privato.







SMIC è una Società scientifica interessata alle tematiche della salute riproduttiva, dalla contraccezione all’aborto ed alla sua prevenzione. Essa riunisce in unico intento i ginecologi aderenti alla AOGOI, quelli aderenti alla AGITE ed i medici di medicina generale della SIMG.



IL Congersso si è svolto a Roma dal 24 al 26 novembre 2011.



Ufficio stampa

Cecilia Dalla Negra

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