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La Francia per Sakineh

La Francia per Sakineh

Continua la mobilitazione contro la condanna a morte di Sakineh Mohammadi Ashtiani

Giovedi, 26/08/2010 - Continua la mobilitazione a favore di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana di 43 anni condannata a morte, da decidere solo la modalità di esecuzione, per aver avuto presunti “rapporti illeciti” con due uomini dopo essere rimasta vedova, nonché per la presunta complicità nella morte di suo marito.

Tante le sottoscrizioni alla petizione rintracciabile sul web all’indirizzo http://temi.repubblica.it/repubblica-appello/?action=vediappello&idappello=391170.

Tra i contributi d'oltralpe c'è, tra gli altri, il giornale francese Liberation, che ha poi trovato un ulteriore modo per sostenere la causa: ogni giorno infatti, vengono pubblicate sul sito del giornale http://www.liberation.fr/sakineh,99921 lettere di persone, donne ed uomini, che si oppongono alla condanna a morte di Sakineh.

Proprio ieri sono state pubblicate le lettere di due donne, Ségolène Royal e Carla Bruni, le quali, seppur distanti nella politica, si sono trovate dalla stesse parte in questa lotta senza colori ideologici, per veicolare un unico messaggio: Sakineh non deve morire.

La première dame si dice stupita che gli eredi di una civiltà grande come quella iraniana possano perpetrare una tale condanna ed assicura che suo marito Nicolas Sarkozy, presidente della Repubblica, e la Francia tutta, non abbandoneranno Sakineh.

Il taglio della lettera di Ségolène Royal, esponente del Partito Socialista ed avversaria di Sarkozy alle ultime elezioni presidenziali del 2007, è diverso, si parla di reciproco aiuto, oltre che di sostegno. Scrive la Royal rivolgendosi a Sakineh “noi abbiamo bisogno della sua libertà affinché i nostri ideali di libertà e fraternità avanzino e guadagnino terreno. Laddove la dignità delle donne è ammaccata, schiacciata, annientata, è l’Umanità tutta intera che indietreggia. Laddove la donna è capro espiatorio e sottomessa per il solo crimine di essere nata donna, devono incrementarsi le voci di tutti coloro che sanno che questo oscurantismo conduce a problemi ancora più grandi Sakinek non vi abbandoneremo, resista per lei, resista per noi."



Sostenere Sakineh è sostenere il diritto ad essere donne che, a quanto pare, non è per tutte un diritto acquisito.



26 Agosto 2010

Piera Francesca Mastantuono

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