La fragilità dell’infanzia

Baldassarre Bruna Lunedi, 31/10/2011 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2011

Cara Bruna,

invio il disegno di mia figlia Valentina, di sei anni. Vorrei che valutassi l’albero per capire le dinamiche e i conflitti che mi sembra di riscontrare nel comportamento di mia figlia, soprattutto quando si pone in modo insolito con gli altri.

Maurizio



Caro Maurizio,

i disegni dei bambini sono sempre molto emozionanti, perché ci dicono tanto sul loro mondo interiore e sulle relazioni con l’ambiente esterno. Per la sua età, Valentina disegna molto bene, ma nella sua vita è come se fosse accaduto un trauma intorno all’età di quattro anni. Benché sia normale per l’età di Valentina inserire la frutta nella chioma, questa scelta può caratterizzare anche i disegni dei bambini con i disturbi dell’udito. Escludendo tale problematica resta invece una dinamica legata all’accentuazione dell’età infantile, e “il modo insolito di porsi”. Cosa può significare per una bambina tale modo, se non il porsi in relazione con il mondo esterno rispetto al sé? In un certo senso i problemi dell’udito, sono l’equivalente di non poter essere totalmente presenti nella comunicazione. Potrei ipotizzare questa dinamica: una difficoltà a calarsi completamente nella realtà di questa dimensione. Certamente si tratta di una bimba molto sensibile, facilmente intaccabile nella sua fragilità, al punto da ergere difese eccessive rispetto alla durezza degli eventi. Non occorre parlare di grandi traumi, perché per i bambini molto sensibili anche uno strillo o un conflitto tra genitori può farli sentire nella difficoltà di mettere le loro radici sulla terra, proprio come l’albero di Vale, che ha una bella base, che sembra però continuare in un’altra dimensione.