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LA FORMICA

LA FORMICA

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Lunedi, 11/11/2013 - LA FORMICA



La formica, laboriosa, accumulava senza posa,

e sentiva a tar riguardo mormorare la su’ sposa.

Lei, nun voleva che lui stesse sempre a lavorare,

ma desiderava ,tanto , che la potesse solo amare.



Tutti , l’antri , invidiavano er suo sapere fare,

co’ tutto quello che riusciva ad accumulare.

La su’ fama se era sparsa pe tutto er vicinato

e nun c’era nessuno che nun lodasse er su operato.



Le su’ opere giunsero all’orecchio de sua Maestà

che desiderò de conoscere quella bella rarità.

Ordinò che fosse convocato ner suo ber palazzo

ed er consigliere corse ad avvertillo come un razzo.



Lui arrivo ar palazzo invero assai velocemente,

passano indifferente tra tutta l’artra grama gente.

Quindi rispettò della gran corte la bona usanza,

se inchinò davanti ar Re tiranno dietro la panza !



Er Re lo osservò con lo sguardo assai divertito,

poi cominciò a parlare puntanno verso de lui er dito:

“Me dicheno che sei ‘na formica assai laboriosa,

che trasforma in oro puro la quarsiasi cosa.



Te dico chiaro e schietto qual è er mio pensiero,

te voglio , pe li tuoi meriti , affidatte un ministero.

Ovviamente capirai che è er ministero dell’economia

che è, come tutti sanno, er più squattrinato che ce sia.



Tutti seguitano a sperperare co le feste impunemente

E der bon governo nun gliene frega proprio gnente.

Pe cui necessita un ministro assai tosto e coscienzioso

che smorzi li lumi e li tenga tutti quanti a riposo.”



La formica , seria , ascortò er Re assai attentamente,

poi , rifrettenno , cominciò a parlare saggiamente:

“Maestà er compito che me date è assai gravoso

e , sono sicuro , che nun ce troverò arcun riposo.







Mentre er lavoro fatto pe la mia modesta magione,

lo faccio pe la famiglia co gran soddisfazione.

Voi me chiedete un impegno pe sanà le regie finanze

che,come tutti sanno, fanno acqua da tutte le stanze.



Ovviamente er primo ad essere un po’ ridimensionato

sarete Voi Maesta e non solamente er vostro Stato.

Dovete mitigare co forza tutte le vostre care pretese

affinché se possa tutti quanti arrivare a fine mese. “



Ar Re piacquero le intenzioni della saggia formica,

che divenne , pe questo , la su’ più cara amica.

Er Regno fu amministrato co granne oculatezza

e se fece piazza pulita de tutta quanta la monnezza.



Ogni Stato, prima de arrivà ar totale scempio,

dovrebbe dar popolo imparare quarche esempio,

de come se fa a strignere co sacrificio la cintura,

pe superare ogni e quarsiasi grave congiuntura !



Vittorio Banda

28.06.2011

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