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La Filiera corta

La Filiera corta

Mangiar bene - Un’opportunità per i produttori e una garanzia per i consumatori

Renata Frammartino Lunedi, 19/12/2011 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2011

Conoscere il cibo che mangiamo, la sua provenienza, le qualità specifiche, il metodo di coltivazione, le proprietà nutrizionali sono gli aspetti che hanno accompagnato il cibo per millenni e hanno legato l’uomo alle sue origini. Oggi si trova tutto al supermercato sotto casa nostra, ma quasi niente di ciò che si produce nel territorio in cui viviamo finisce sulle nostre tavole. Gli alimenti sono, nella quasi totalità, decontestualizzati e quelli autoctoni prima di arrivare sulle nostre tavole percorrono migliaia di chilometri per tornare poi nel luogo in cui sono stati coltivati. I processi di modernizzazione e globalizzazione del sistema agroalimentare hanno favorito lo sviluppo delle “filiere lunghe”, governate da imprese di grandi dimensioni e da strategie commerciali che riducono il legame dei processi produttivi e dei prodotti con il territorio. Per ricondurre il prodotto al suo luogo di origine e ridare visibilità ai produttori si sono sviluppate sempre di più “filiere corte”, che sono radicate nel territorio e perciò legate alle sue risorse naturali, culturali e sociali, e fondate su concezioni diverse del produrre e del consumare, basate su valori, principi, significati e obiettivi, come quelli ambientali, culturali ed etici, sostanzialmente diversi rispetto a valori ed obiettivi puramente economici. Ciò risponde ai cambiamenti intervenuti nella percezione (della produzione e del consumo) del cibo e ai relativi nuovi bisogni che essi hanno sviluppato: qualità organolettica, sicurezza, naturalità ed ecologicità, valenza culturale, contenuto etico. La Filiera corta rappresenta un’opportunità per i produttori e una garanzia per i consumatori, significa cambiare il rapporto tra produttori e consumatori, tra consumatori e luoghi e modalità di acquisto, tra produzione e ambiente, scegliere la biodiversità invece della globalizzazione, sperimentando nuovi stili di consumo. È una via per raggiungere condizioni di sostenibilità delle produzioni agro-alimentari e costituisce un importante strumento nei processi di sviluppo rurale all’interno di strategie di promozione del territorio.



Ricette con le arance


Crema inglese al caramello d'arancia

Latte: mezzo litro, 4 tuorli, zucchero: 90 gr, fecola: gr 20

Per il caramello: zucchero gr 100, 6 arance (il succo e la scorza di 3 e la polpa a pezzetti delle altre 3 arance), 1 tazzina di liquore all'arancia

Istruzioni:

Fare caramellare lo zucchero con le arance a pezzetti. Aggiungere il succo e le scorze scottate e tagliate a julienne delle altre 3. Lasciare evaporare per alcuni minuti, unire il liquore, riportare a bollore e lasciare intepidire. Fare la crema con 4 tuorli, lo zucchero e la fecola. Portare quasi a bollore il latte, aggiungere le uova sbattute, fare prendere bollore e spegnere. Unire alla crema la salsa di caramello e ricoprire il bensone tagliato a pezzi (piccoli o meglio a fette).



Pollo alle arance

Un pollo, 4 arance, 2 cucchiai di zucchero, sale, olio, pepe

Istruzioni

Tagliare a pezzi il pollo, salare, pepare, aggiungere lo zucchero fare rosolare da tutte le parti.

Aggiungere il succo di 2 arance, coprire e fare cuocere.

A parte tagliare a julienne la parte gialla delle arance e fare sbollentare.

dopo circa 40 minuti aggiungere al pollo le bucce e a parte della loro acqua e la polpa delle altre 2 arance. Portare a cottura e servire.



Crepes alla salsa di arance

Crepes, ingredienti

farina setacciata gr 250, 4 uova, latte gr 600, un pizzico di sale

Istruzioni:

Riunire in una terrina la farina, il sale e lo zucchero (solo nel casso sia indicato nella ricetta.)

Unire le uova incorporandole una alla volta e lavorare con una frusta l'impasto affinché diventi omogeneo e liscio. Aggiungere poi il latte, poco per volta, lavorando ancor all'impasto. Preparare la pastella almeno 2 ore prima lasciando riposare in un luogo caldo, perché si produca un impercettibile principio di fermentazione. Il "profumo" scelto si aggiunge al momento dell'impiego, es: cacao, Gran Marnier, arancia. Si scalda bene e si unge pochissimo una padella antiaderente, si versa poca pastella, quanto ne occorre per ricoprire il fondo con uno strato sottilissimo, quando sono dorate di sotto si girano.

Salsa per il ripieno

Caramellare la polpa di 4 arance con un cucchiaio di olio e 1 di zucchero.

Quando lo zucchero comincia a scurire aggiungere il succo di 2 arance e qualche cucchiaio di brodo. Lasciare intiepidire. Con una forchetta e qualche cucchiaio di latte ammorbidire 300 gr di taleggio. Unire metà della salsa di arance e riempire la crepes. Pennellare con pochissimo olio e passare al forno. Prima di servire le crepes, passare per 15 minuti al forno e irrorare con l'altra metà di salsa rimasta, all'arancia.



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