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La fiera dei luoghi comuni

La fiera dei luoghi comuni

Note ai margini - Giorgio Bocca e la decadenza dell'informazione

Castelli Alida Lunedi, 06/12/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2010

Giorgio Bocca, nell’articolo di cui cito il titolo, sostiene che “la metà dei media, per via del fatto accertato che le donne hanno più tempo degli uomini di leggere, è riempito di argomenti cosiddetti femminili perché sono di evasione, spesso stranoti, spesso insulsi…”

Letto questo, mi sono detta: allora le donne io non le ho mai capite? E questo per due motivi. Il primo, certo anche io conosco le statistiche, su come le donne passano il loro tempo libero,(poco in verità) ce lo dice da tanto l’Istat. Le donne leggono di più, in media, pochi libri l’anno, (pochissimi, leggiamo tutti pochissimo). Ma se passiamo alla lettura dei quotidiani, gli uomini che leggono poco, come le donne, ci sorpassano nella lettura dei quotidiani, e non parlo della Gazzetta dello Sport dove proprio non c’è confronto (3.724.000 uomini contro 408.000 donne) ma in assoluto 14.297.000 uomini leggono un quotidiano (qualunque) contro 3.855.000 donne. Il Corriere della Sera viene letto da 1.625.000 uomini e 1.100.000 donne e Il Giornale 463.000 uomini contro 269.000 donne.

Le donne leggono di più i settimanali femminili, e tra questi Famiglia Cristiana, ma gli uomini ci sorpassano con Panorama e L’Espresso (sarà per le copertine misogine, nel senso di donne discinte?) per quanto riguarda i mensili noi leggiamo Bimbi sani e belli e gli uomini Quatttroruote. Quindi la cura della famiglia contro i mezzi di trasporto: niente di nuovo sotto il cielo, allora perché questa “lettura” della decadenza dell’informazione per via delle lettrici donne?

Poi vorrei inserire un secondo elemento di riflessione. È altrettanto notorio che le donne di tempo libero non ne hanno molto, se lavorano, poi, non ne parliamo proprio. Non riporto qui dati troppe volte citati ed è anche vero che in Italia lavoriamo davvero in poche! Ma anche se non lavoriamo, per il mercato o in nero, siamo le più occupate d’Europa a pulire la casa, ad occuparci dei figli, degli anziani di famiglia. Insomma, non abbiamo mai tempo libero, ma riusciamo anche a condizionare negativamente l’informazione? È la solita storia: se i bambini sono obesi è colpa nostra, se i ragazzi sono bulli è perché non li curiamo abbastanza, per non parlare del peggio. Sempre colpa nostra!

E no, da Giorgio Bocca non me lo sarei mai aspettata!



(6 dicembre 2010)

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