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La felicità che vogliamo

La felicità che vogliamo

Strumenti - "Il tempo che abbiamo da vivere è limitato, rendiamolo fertile ricco, dipende da noi solo da noi, l’importante è capirlo in tempo."

Morselli Gianna Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2008

“Dopo 10 anni di convivenza, ho detto basta. Renato è un uomo dolcissimo e buono, nonostante sia più giovane di me di 8 anni, ha sempre dimostrato un grande senso di responsabilità. Quando l’ho conosciuto, lui era giovanissimo e io avevo una figlia di 5 anni, ero stremata dalla perdita di mio marito morto di aids. Renato si era da poco stabilito in città, non conosceva quasi nessuno ma aveva me, era molto preso dalla nostra storia e devo dire che nei primi tempi eravamo davvero molto innamorati mi sentivo di nuovo viva e pronta a crescere mia figlia insieme a lui, e così è stato. Poi lentamente la nostra relazione si è come appiattita. Renato lavorava tanto, troppo, avevamo deciso di acquistare una casa e i soldi non bastavano mai, tornava alla sera stanco e poco propenso a parlare o uscire con gli amici, i rari approcci amorosi erano frettolosi e senza passione. Non mi sentivo amata, mi rendo conto di essere stata egoista e superficiale ma nella mia vita ho patito tanto della mancanza di amore! Nei tre anni vissuti in collegio ho sopportato angherie di ogni tipo, mi sono ammalata e quando sono finalmente tornata a casa, i miei mi hanno spedita in un’altra città a lavorare presso una famiglia!”.
Mara ha un aspetto solare, coi tratti tipici delle donne del sud ma gli occhi, mentre racconta la sua storia, tradiscono la sofferenza di un’infanzia violata. Con una buona dose di coraggio riesce a raccontare dei ripetuti abusi sessuali subìti da uno zio, che approfittava di lei nei momenti in cui era sola in casa. Non è mai riuscita a parlarne coi genitori, la vergogna glielo ha sempre impedito e nemmeno delle violenze che, in collegio, le sue stesse compagne più grandi le imponevano. Adesso che si è separata e vive da sola con la figlia, ha difficoltà economiche e come se non bastasse l’uomo con cui ha instaurato una nuova relazione non riesce a dimenticare la ex moglie. Insicurezza e gelosia sono i sentimenti che governano in questo momento la vita di Mara, per riprenderne il controllo ha bisogno di rivedere la scala delle priorità e al primo posto deve mettere se stessa. Questo è il momento giusto per scoprire le cause che non le permettono di instaurare una relazione soddisfacente. Guardarsi dentro può essere doloroso ma è l’unico modo per riprendere in mano la propria vita e gestirla come si desidera che sia. Ripartire, dopo avere fatto pulizia, e riscrivere il proprio passato osservandolo con gli occhi di oggi è un’opportunità che, quando si presenta, non va sprecata. Il tempo che abbiamo da vivere è limitato, rendiamolo fertile ricco, dipende da noi solo da noi, l’importante è capirlo in tempo.

(7 maggio 2008)

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