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La donna e il piccolo uccellino

La donna e il piccolo uccellino

Dietro pesanti sbarre di acciaio

Mercoledi, 06/04/2016 - - Ehi, piccolo uccellino, perchè ti sei posato su questa finestra chiusa da sbarre di acciaio?



Non lo so. Forse perchè ho visto che dietro queste sbarre vi è una donna.



- Sì, è vero. Ma sono prigioniera. Non vedo più il sole, la pioggia, la neve. Non sento il soffio dell'aria mutare sulla mia pelle al volgere delle stagioni. Non so più cosa sia l'azzurro del cielo o del mare.



Ma sei una donna. Sei una donna che ama, che lotta ogni giorno per la propria dignità. Sei una donna che mai perde la speranza anche in un alito di vento benevolo e amico.



- Non posso darti nulla, piccolo uccellino, nemmeno una briciola di pane o un avanzo di cibo qualsiasi.



L'uccellino fece qualche passettino e si avvicinò di più alle sbarre di acciaio. Era molto piccolo e fragile, e si capiva subito che aveva patito molto i rigori dell'inverno.



Non voglio nulla da mangiare, anche se ho molta fame. Ho solo bisogno di una carezza, e le mie ali intirizzite prenderanno il volo.



- Una carezza!?...



Sì, perchè ti stupisci?



- Perchè non ho mai ricevuto nè mai fatto una carezza.



Ma sei una donna e saprai farla come se per te fosse un qualche cosa di innato.



- Lo pensi davvero?



Sì. Altrimenti non mi sarei avvicinato a questa finestra e non mi sarei posato dietro queste sbarre.



La donna lo guardò un poco perplessa ancora, ma alla fine allungò il braccio(un braccio bianco e sottile dal polso delicato eppure fermo)e sporse la mano finchè non riuscì a raggiungere il piccolo uccellino.



Ti prego, passa lievemente e lentamente le tue dita fra le mie piume e non sentirò più freddo.



- Sì, povero uccellino, le tue piume sono sciupate, le tue ali tarpate. Il mio calore ti vivificherà.



E' da poco arrivata la primavera. La Natura si risveglia e si rinnova, è tutto un vibrare di colori, di profumi, di suoni piacevoli.



- Vai, piccolo uccellino, ora puoi volare. Vola ovunque vorrai poichè hai in te la libertà.



Chiudi gli occhi e immagina l'Azzurro. Il colore azzurro. Porterò la tua anima sulle mie ali e sarai libera anche tu.



La donna chiuse gli occhi, e il piccolo uccellino spiccò il volo dalle sue dita che lo trattenevano appena. Il mondo si fece azzurro, di un azzurro mai visto prima. E si aprirono le porte, misteriose e nuove, del regno della libertà.

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