Lunedi, 29/05/2017 - Leggere la storia e i suoi tragici eventi, dall’antichità ai nostri giorni, attraverso le opere di fiber art di artisti contemporanei. Sono molte le opere esposte di Cecila De Paolis, Jacopo Lo Faro, Cristina Mariani, Lucia Pagliuca, Diana Poidimani, Lydia Predominato, Giulia Ripandelli, Grazia Santi, Laura Sassi, Patrizia Trevisi. Si ispirano a fatti di cronaca che cominciano in un lontano passato, come il Tumulto dei Ciompi - i più umili salariati dell'Arte della lana - scoppiato a Firenze il 20 luglio 1378; le rivolte di Lione nei setifici; gli scioperi di Torino per riduzione dell’orario di lavoro, migliori condizioni lavorative e aumenti salariali; l’incendio del 25 marzo 1911 della fabbrica Triangle di New York che causa la morte di 146 persone, tragedia che fa parte degli eventi storici ricordati in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Il lungo cammino arriva fino alla tragedia di Savar a Dacca nel novembre del 2012 dove, a causa di un incendio, sono morti 100 operai di una fabbrica tessile e, a settembre 2012, altri due incendi, a Karachi e a Lahore in Pakistan, hanno causato 315 vittime e più di 250 feriti. Anche la Thailandia ha pianto le sue vittime: nel 1993 un incendio ha ucciso 188 lavoratori della Kader Toy Factory di Bangkok e molti, ancora oggi, continuano a morire al ritmo del lavoro.
Memoria tessile: sul filo dei diritti - realizzata a cura di Bianca Cimiotta con il coordinamento artistico di Lydia Predominato - vuole ricordare e raccontare tutti questi eventi in un ideale passaggio dalla tessitura primaria alla fiber art, cercando di cogliere il nesso tra la memoria storica del “fare tessile” e il presente. Creare fiber art vuol dire prendere in considerazione l’intreccio base, considerarlo come radice primaria da cui partire per renderlo poi contemporaneo attraverso forme e materiali attuali.
Nelle opere di fiber art esposte si ritrovano notazioni, racconti salvati, ricordi, immagini, luoghi, numeri, lo scorrere del tempo, frammenti tessili, cuciture, abiti scultura, pannelli e fili, trame, ferro, cotone, lane trattate e ripetute; ma aleggiano anche i canti delle leggende popolari e i canti di protesta delle filatrici e delle ricamatrici al ritmo del gesto tessile tramandato da mano a mani.
La mostra è promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale-Dipartimento Attività Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, ed è allestita presso la Casa della Memoria e della Storia. Sarà visitabile fino al 30 giugno 2017.
CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
Via San Francesco di Sales, 5 - 060608 – 06.6876543 - www.comune.roma.it/cultura
La mostra, a ingresso libero, è visitabile dal 4 maggio al 30 giugno 2017, dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 20.00.
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