La corsa verso i CÉSAR 2023, gli Oscar Francesi, è iniziata!
Fondamentale che le candidature di quest’anno siano state precedute dall’annuncio che nessun professionista accusato di molestie sessuali sarebbe stato preso in considerazione
Giovedi, 09/02/2023 - L'attore Tahar Rahim, nato in Francia da genitori immigrati algerini, presiederà questa 48a edizione che si svolgerà venerdì 24 febbraio all'Olympia di Parigi, la sede più storicamente prestigiosa ed iconica possibile.
L’attore è conosciuto soprattutto per il suo ruolo da personaggio principale, Malik El Djebena, nel superpremiato e noto – lo si ricorderà - film francese Il profeta di Jacques Audiard del 2009, per cui ottenne il Premio César e l’European Film Awards come miglior attore. Nel 2020, per la sua ottima interpretazione in "The Mauritanian", ha meritato la candidatura al Golden Globe nella sezione migliore attore in un film drammatico ed il BAFTA come miglior attore protagonista.
Nell'elenco delle candidature ai César 2023 troviamo il lanciatissimo Louis Garrel, ormai non più ‘énfant prodige’ e figlio d’arte, vincitore 2013 per “Les deux amis”, ora in testa con 11 ‘nominations’ per il suo ultimo film “The Innocent” (uscito il 19 gennaio in Italia e già con un buon successo di pubblico): miglior film, miglior regia, miglior attore, miglior attrice non protagonista, miglior attore non protagonista, miglior montaggio, miglior sonoro, migliori costumi , miglior sceneggiatura originale, migliore colonna sonora originale e César des Lycéens.
Emmanuel Carrère, vincitore nel 2004 per “La Moustache”, è nominato con il suo ultimo film “Ouistreham – Tra due mondi” nella categoria Miglior Attrice grazie all’interpretazione dell’inossidabile Juliette Binoche.
Nella stessa categoria, Alice Winocour, vincitrice del 2011 per “Augustine”, gareggia con “Revoir Paris”, Virginie Efira nel ruolo della protagonista in “Paris Memories” come Fanny Ardant nel suo ‘fuori dalle righe’, “The Young Lovers”.
In lizza anche “Forever Young”, per la regia della ormai franco-italiana Valeria Bruni-Tedeschi (non a caso il titolo originale: “Les Amandiers”).
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