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La Class Action, anzi ciò che ne resta

La Class Action, anzi ciò che ne resta

Leggi amiche - Come possono i semplici cittadini essere tutelati e risarciti per danni prodotti da grandi aziende o multinazionali?

Natalia Maramotti Mercoledi, 18/11/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2009

La Class Action in Italia è stata introdotta dalla finanziaria 2008 del Governo Prodi. Ma che cosa è? È un’azione legale condotta da uno o più soggetti che chiedono che la soluzione di una questione comune, di fatto o di diritto, avvenga con effetti “ultra partes” ossia letteralmente, “al di là delle parti” per tutti i componenti presenti e futuri della classe o del gruppo. È il modo migliore con cui i semplici cittadini possono essere tutelati e risarciti per danni prodotti dalle grandi aziende o dalle multinazionali, in quanto la relativa sentenza favorevole avrà poi effetto o potrà essere fatta valere da tutti i soggetti che si trovino nell’identica situazione. L’azione risarcitoria collettiva all’”italiana”, la Class Action appunto, dopo continui rinvii e soprattutto ridimensionamenti, che hanno peggiorato in modo sostanziale il modello già proposto nel 2007 e che ne hanno prorogato per decreto legge 1 luglio 2009 n. 78 l'entrata in vigore al gennaio 2010, consente ai cittadini di promuovere cause collettive per ottenere il risarcimento di danni, ma soltanto i danni futuri alla pubblicazione della legge, con buona pace di tutti quei cittadini che resteranno esclusi anche se vittime di crac finanziari come Cirio e Parmalat. Per ben due volte il disegno di legge è stato rinviato dal Governo Berlusconi, sino ad annacquarsi nella versione votata al Senato, che comunque ancora una volta rimanda tutto al 2010 e, come se non bastasse, ora la legge prevede addirittura il danno punitivo al contrario: se l'azione collettiva viene dichiarata non ammissibile, è chi la ha proposta a dover pagare le spese di pubblicazione di questa notizia. Ciò rende fortemente compromesso il diritto di un “piccolo “ consumatore di agire verso la grande azienda! La Class Action “all’italiana” potrà essere azionata da ciascun componente della classe dando mandato ad associazioni di consumatori o comitati a cui partecipa. L’azione tutela: i diritti contrattuali di una pluralità di consumatori o utenti nei confronti della stessa impresa in situazione identica; i diritti identici spettanti ai consumatori finali di un determinato prodotto nei confronti del relativo produttore; i diritti identici al ristoro del pregiudizio derivante agli stessi consumatori e utenti da pratiche commerciali scorrette o da comportamenti anticoncorrenziali.



(18 novembre 2009)

 

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