(nella foto qui accanto: Madre che genera. MOTHER WHO GENERATES. High shamanic experience! - di Morena Luciani)
Il Collettivo artistico Città Materna presenta la propria filosofia artistica e la propria produzione in questa mostra al Museo Civico di Arte Contemporanea di Ortona, proprio nel mese di marzo, che è il mese "della donna" da qualche anno a questa parte.
Ci si interroga oramai da tempo quale possa essere la visione artistica futura, che mai come ora non può prescindere da una visione completa dell'esistenza.
La frammentazione soggettiva delle scelte artistiche ha portato a un sostanziale inaridimento progressivo degli stimoli. La caccia alla novità uccide la novità, si potrebbe dire.
In questo contesto odierno, si va levando una voce nuova, che si fa interprete di una necessità di rinnovamento che non comprende solo l'arte, ma la vita sociale stessa: la voce delle donne.
Le artiste di Città Materna lavorano non tanto sulle tematiche di genere quanto alla creazione di una nuova visione del mondo.
Se pensiamo alla società come a un ecosistema, è evidente che il più antico degli squilibri è dato dal ruolo secondario attribuito alle donne in ogni area della vita, se si esclude (forse) il compito riproduttivo. Recenti scoperte archeologiche e le inerenti interpretazioni storiche ci offrono però una visione assai differente da quella a cui siamo abituati. Ci aprono alla visione di un mondo egualitario e pacifico, dove la guida spirituale femminile e il suo mondo empatico si fondono mirabilmente con la forza maschile e la sua capacità di sintesi. Un mondo dove la bellezza si compie nell'equilibrio, nel rispetto.
E mai come ora il femminile si è indagato alla ricerca del proprio humus, delle proprie ombre e luci, del proprio "tempo del sogno".
Ed ecco che il linguaggio simbolico e creativo affonda le proprie radici nel mito, nelle fiabe, alla ricerca della Cura del nostro tempo, alla ricerca del futuro arcaico, riscoprendo la forza potente dell'immaginario arcano, delle figure femminili vittoriose. Dove la danza, la musica, la poesia e la pittura sono il necessario e non il superfluo, dove l'arte di dipingere diventa anche quella di fare il Pane Sacro. Un'Arte che nutre e sostenta l'Anima di tutti, uomini e donne, ricollegandosi alla Terra.
Il collettivo raduna artiste di tutta Italia, essendo la Città Materna una dimora dello spirito, non conosce confini se non quelli dell'anima.
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