Mondo/ Aminata Traorè a Roma - Le donne del Mali in Europa per spiegare l’altra Africa possibile e che stanno costruendo grazie al microcredito e al loro lavoro
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2005
“Stiamo cercando di costruire una società civile e chiediamo aiuto per sostenere progetti concreti delle donne che possono aiutare il nostro Paese e l’Africa a riscattarsi”. Aminata Traoré, presente a Roma con la “carovana della dignità” organizzata grazie all’impegno di Luisa Morgantini in collaborazione con il Comune di Roma e la Commissione delle Elette, ha illustrato nella Casa Internazionale i progetti che coinvolgono molte altre donne. “Noi sappiamo quale forza ha l’Africa e quante sono le perone che credono che un altro mondo sia possibile. L’Europa continua a non volere gli africani ma non si chiede chi sono le persone che arrivano sulle vostre coste. Sono i più vulnerabili, che non meritano le umiliazioni che sono costretti a subire. Voi con comprenderete veramente l’Africa, che non è solo corruzione, povertà o malgoverno, se non comprenderete quali relazioni deve attivare l’Europa con il nostro continente”. Aminata Traoré, una delle fondatrici del Forum sociale africano è stata Ministro della Cultura in Mali dal 1997 al 2000, è diventata famosa per le sue denunce del neoliberismo e dell’oppressione nel suo continente. La carovana transita per Roma ed è diretta a Parigi con una colorata delegazione di donne (una scrittrice, una docente universitaria, un’artigiana, una contadina, due economiste, una giornalista, una manager ecc) e l’obiettivo del viaggio è presentare i microprogetti che permetteranno di migliorare le condizioni di vita di tante donne e bambini e di sostenere attività produttive, base di sviluppo e lavoro.
“Il progetto che queste donne stanno portando avanti è una cosa straordinaria – dichiara Luisa Morgantini – hanno trasformato un quartiere che era degradato e hanno coinvolto tutte le persone. Hanno chiuso le fogne a cielo aperto, rifatto le strade, realizzato dei centri per le donne. La cosa importante è che, costituendosi in associazione, sono riuscite a coinvolgere anche la municipalità. Ho visto una incredibile voglia di fare e di migliorare, ma il problema principale oggi è il lavoro, che sarebbe la svolta per consolidare i risultati già splendidi. Ad esempio hanno realizzato un albergo con ambienti della loro cultura, il prossimo obiettivo su cui stanno impegnandosi è la ricostruzione del mercato realizzato con le loro strutture antiche”. Alla richiesta di attenzione il Comune di Roma, per voce del vice sindaco Maria Pia Garavaglia e di Patrizia Sentinelli, risponderà nonostante le ridotte disponibilità dovute ai tagli apportati alle casse dalla legge finanziaria perché “quando le donne hanno idee e proposte riescono anche a realizzarle” .
Aminata e le altre donne in questo rappresentano una garanzia perché più che alla politica si appellano “al popolo africano che può fare tanto per costruire il proprio futuro”. E’ questa l’Africa che sta presentandosi all’Europa, il paese pieno di risorse culturali e umane fantastiche “di cui queste donne sono un esempio” come ha dichiarato la Morgantini. T.B.
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