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La bufera

La bufera

Libri - Bin Cavani Turi narra le vicende di una famiglia bolognese durante la Seconda Guerra Mondiale e la Resistenza

Benassi Luca Martedi, 10/11/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2009

“La bufera” (ed.Lepisma, Roma 2009) della scrittrice Bin Cavani Turi narra le vicende di una famiglia bolognese durante la Seconda Guerra Mondiale e la Resistenza. Una madre, perduto il marito in Russia, è costretta alla fuga e allo sfollamento per salvare dai bombardamenti i suoi cinque figli. Il libro si staglia per la capacità di narrare, di descrivere fatti con linearità. A tratti sembra un diario nel quale la violenza e la brutalità della guerra non si mostrano attraverso la lente di un’ideologia, ma mediante la descrizione delle insensatezze, della disperazione, della violenza dei fatti bellici. Si condanna la guerra in tutte le sue forme, indipendentemente da chi la provoca. Nazifascismo e Resistenza si muovono su piani paralleli e sono molti gli esempi nei quali i protagonisti subiscono violenza dai Fascisti, dagli Alleati, dai Partigiani. I personaggi, come un naviglio senza vele, sono nella guerra come in una bufera. La violenza tuttavia è appannaggio del maschio e il testo si gioca sulla differenza tra una donna che contrasta la guerra attraverso una personale lotta per la sopravvivenza, e il marito, poi scomparso in Russia, che con le sue lettere mostra invece l’adesione cieca agli ideali del Fascismo e di una donna sottomessa. Caterina, la figlia della protagonista, prende coscienza degli orrori del conflitto attraverso le attenzioni sessuali che crescono nelle pagine fino allo stupro perpetrato da alcuni soldati tedeschi. Lo stupro è la guerra stessa portata al suo grado zero, alla brutalità più estrema e animalesca.



 

(10 novembre 2009)

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