La ‘vampira umanista’ vince le Giornate degli Autori a Venezia, raccontando l’empowerment femminile
La regista canadese Ariane Louis-Seize vince a Venezia il GdA Director’s Award (XX edizione) con la horror comedy, romantica e ironica, ‘Vampire humaniste cherche suicidaire consentant’
Mercoledi, 13/09/2023 - La sezione autonoma e indipendente della Mostra del Cinema di Venezia, Giornate degli Autori, promossa dalle associazioni ANAC e 100autori ha accolto il pubblico e la critica al Festival di Venezia nella splendida Sala Perla, appena rinnovata. Dieci i film presentati in concorso, cinque dei quali diretti da donne.
Per la prima volta, tre di queste sono arrivate in finale per il GdA Director’s Award: oltre a Vampire humaniste cherche suicidaire consentant diretto da Ariane Louis-Seize, nella riunione finale dei cinefili europei del progetto 27 Times Cinema si sono contesi il premio: Melk di Stefanie Kolk e Quitter la nuit di Delphine Girard.
I film eventi speciali erano sette. Peter Sarsgaard nei panni di un giornalista borghese all’epoca della pandemia dell’influenza Spagnola (1918), è stato protagonista e co-produttore del film di chiusura delle Giornate, l’americano Coup! di Austin Stark e Joseph Schuman.
«Erano ben quattro i film sui vampiri alla 80. Mostra del Cinema – racconta Gaia Furrer, direttrice artistica delle Giornate – La vittoria del nostro film canadese è il segno dei nostri tempi. Ariane Louis-Seize usa il mondo dei vampiri con intelligenza e ironia come pretesto per raccontare l’empowerment femminile, per parlare di empatia e di quei sentimenti che riporteranno l’umanità nel mondo, tema che ricorre in tanti film del nostro ventesimo anno».
Segno dei nostri tempi, la vampira umanista è romantica e ironica: la Giuria Ufficiale composta dai giovani europei del progetto 27 Times Cinema e presieduta da João Pedro Rodrigues, nell’assegnare, nell’ambito della Selezione Ufficiale, il GdA Director’s Award a Vampire humaniste cherche suicidaire consentant di Ariane Louis-Seize, ha apportato la seguente motivazione:
«Questo film merita di essere celebrato per la sua forte visione creativa e la sua coerenza stilistica in vari aspetti, tra cui fotografia, recitazione, montaggio, costumi e scenografie. Il film rappresenta tematiche profonde e complesse, come la depressione, il benessere mentale, l’eutanasia e la neuro-divergenza, utilizzando un linguaggio apparentemente spensierato ma commovente e radicale. Ci suggerisce che, in una società normalizzante, è possibile trovare un modo alternativo per essere sé stessi. Mantenendo uno stile e un linguaggio unico, il film raggiunge un pubblico vasto, grazie alla sua tenerezza e il suo coinvolgimento emotivo».
Il dramma belga sulla violenza di genere Quitter la nuit di Delphine Girard vince il Premio del Pubblico mentre a guadagnarsi il Label Europa Cinemas è Photophobia di Ivan Ostrochovský e Pavol Pekarčík, che raccontano la quotidianità durante la guerra in Ucraina attraverso gli occhi di due bambini.
Si conclude così l’avventura di questi primi vent’anni delle Giornate degli Autori, iniziata con l’immagine firmata da Anna Franceschini, in cui il marmo di una statua si contrappone alla leggerezza giocosa di una figura femminile vestita in rosso.
La Casa degli Autori, a pochi passi dal Palazzo del Cinema e dalla laguna che guarda Venezia, ha ospitato per il terzo anno consecutivo una programmazione ricca di film e appuntamenti. A cominciare dalle Notti Veneziane, presentate in Sala Laguna: realizzate in accordo con Isola Edipo e co-dirette da Gaia Furrer e Silvia Jop, hanno visto l’alternarsi di otto film, tra finzione e cinema del reale. La stessa sala ha ospitato cinque Proiezioni Speciali a cominciare da Nina dei Lupi di Antonio Pisu.
Ben ventisei sono stati gli eventi trasversali alla programmazione dei trentatré film delle Giornate, dalle presentazioni di progetti futuri come il Venice Kids (Enzo D’Alò testimonial speciale) alle anticipazioni come quella della serie YOLO – You Only Love Once prodotta da QMI. Si sono alternate attività votate all’approfondimento e alla formazione. Fra gli altri: il Premio Bookciak, Azione! in pre-apertura delle Giornate, le Masterclass in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, l’incontro Me too 2023: le donne alla conquista di un cinema libero in collaborazione con 100autori e Isola Edipo.
Lo Spazio della Regione del Veneto ha ospitato gli incontri Miu Miu Women’s Tales con le registe Antoneta Alamat Kusijanović e Ava DuVernay, le attrici Maggie Gyllenhaal e Danica Curcic e la costumista Catherine Martin, intervistate da Penny Martin.
Tantissimi gli ospiti che si sono alternati nelle due settimane della Mostra alle Giornate per accompagnare i loro film o partecipare ad incontri con il pubblico del Lido. Tra questi, attori, registi, sceneggiatori e artisti come Isabelle Huppert, Luca Guadagnino, Shirin Neshat, Peter Sarsgaard, Billy Magnussen, Lola Dueñas, Kasia Smutniak, Salvatore Esposito, Teona Strugar Mitevska, Hiam Abbass, Céline Sciamma, Monia Chokri, Donatella Finocchiaro, Chiara Civello, Tommaso Ragno, Maya Sansa, Sergio Rubini, Sandra Ceccarelli, Ana Torrent, Sara Ciocca, Ludovica Martino, Giovanni Caccamo.
La Villa, il luogo fondativo delle Giornate, è stato anche quest’anno uno spazio animato ed esclusivo grazie al cultural promoter Francesco Marchetti e alla collaborazione con «The Hollywood Reporter Roma», Main Media partner delle Giornate. Nel corso di dieci intensi giorni sono stati con noi, tra gli altri, Michael Mann, Sofia Coppola, Adam Driver, Patrick Dempsey, Priscilla Presley, Pier Francesco Favino, Matt Dillon, Anna Ferzetti, Caterina Murino, Raul Bova, Rocío Morales, Stefano Sollima.
Le Giornate degli Autori proseguono nell’intento di abbracciare pubblici sempre più trasversali, veicolando contenuti e attività attraverso i canali online, da quelli più tradizionali e istituzionali ai social più amati e frequentati dai giovani. Agli 83.300 visitatori unici del sito web si aggiungono oltre 63.000 persone raggiunte nell’ultimo mese su Facebook, 27.000 account coinvolti su Instagram con 303.000 impression, 115.000 visualizzazioni su YouTube e 99.000 su Twitter. A sorprendere è il trend in costante ascesa di TikTok: più che raddoppiati i follower, con 28.000 like ai video e 1,1 milioni di visualizzazioni totali, a dimostrazione che un rinnovamento degli appassionati di cinema di qualità e d’autore è in corso e le Giornate degli Autori ne fanno parte.
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