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La “Carta” contro gli abusi finanziari sugli anziani

La “Carta” contro gli abusi finanziari sugli anziani

La criminalità organizzata si specializza. Sono sempre più frequenti i reati finanziari a danno degli anziani. Per questo giuristi itliani e francesi hanno pensato a nuove forme di tutela e di contrasto

Venerdi, 28/10/2011 - Chiuso a Roma il convegno della Federazione internazionale degli anziani. Giuristi e ricercatori italiani e francesi hanno presentato

la “Carta dei diritti delle persone anziane” contro gli abusi finanziari sugli anziani.



Chi l’ha detto che tra italiani e francesi non corre buon sangue? E’ successo esattamente il contrario al convegno sul tema “La protezione degli anziani vulnerabili: aspetti economici e giuridici della fragilità” organizzato a Roma il 27 e il 28 scorsi dalla Federazione internazionale degli anziani (Siapa) in collaborazione con l’Associazione nazionale anziani e pensionati (Anap) di Confartigianato. A problemi comuni si sono susseguiti approfondimenti e soluzioni da condividere. Certo, a dibattere non erano gli urlatori tuttologi dei talk show televisivi con le sconsolate testoline che fanno “no, no, no” mentre gli altri esprimono riflessioni diverse. Con una visione interdisciplinare medici, politici, giuristi, gerontologi, ricercatori, rappresentanti sindacali francesi e italiani, ricercatori e giuristi hanno alla fine presentato la “Carta europea dei diritti delle persone anziane contro gli abusi finanziari” indicando come strumenti prioritari per il contrasto dei crimini contro gli anziani un osservatorio europeo sul fenomeno, strategie giudiziarie di sanzione e prevenzione, formazione delle famiglie e delle forze di polizia.

“Esistono in Europa delle organizzazioni a delinquere attrezzate per sfruttare gli anziani,” spiega Alain Koskas, presidente del Comitato scientifico di Fiapa. “Ogni anno - continua - circa 6 milioni di persone anziane sono in Europa vittime di queste organizzazioni. Le truffe finanziarie costituiscono ormai il 25% del totale dei maltrattamenti verso gli over 65, percentuale che ormai eguaglia quella relativa alle violenze psichiche e fisiche. Le persone più fragili sono donne (75%), generalmente anziane (in media 79 anni), incapaci di difendersi. Secondo un nostro studio condotto in Italia, Spagna, Belgio e Francia, il 19% di persone over 65 è stato almeno una volta vittima o testimone di un atto di abuso finanziario.” Questa situazione comporta, secondo Koskas, la necessità di affrontare il fenomeno su scala europea rivedendo la formazione dei medici, dei giudici, degli avvocati, delle forze dell’ordine e perfino dei familiari stessi degli anziani, per prepararli e sensibilizzarli al problema.

Jean-Claude Roglian, vicepresidente di Fiapa, ha sottolineato che in genere gli anziani non denunciano questi reati. Pertanto le forze dell’ordine non possiedono dati in merito alle truffe nei confronti della terza e quarta età. La “Carta dei diritti delle persone anziane” sarà uno strumento che darà impulso a strumenti conoscitivi e operativi di prevenzione e di contrasto a questa nuova “branca” della criminalità.

Anche l’Italia si presenta come terreno fertile per i crimini finanziari contro gli anziani. Prendendo come riferimento il non lontanissimo 2050, la struttura demografica della nostra popolazione muterà radicalmente: gli anziani rappresenteranno il 33,6% del totale degli italiani, tre volte e mezzo la quota dei giovani che si attesterà sul 12,7%. A fronte di questa rivoluzione, sarà fondamentale coordinare a livello non soltanto nazionale ma in tutta Europa gli sforzi di prevenzione degli abusi su una così larga parte della popolazione.

Dal convegno romano della Fiapa è emersa la necessità dunque la necessità, anzi l’urgenza, di figure istituzionali di sostegno agli anziani. “Per esempio - ha puntualizzato Fabio Menicacci, segretario nazionale dell’Anap - ci vorrebbe un giudice per gli anziani come per i minori esiste un giudice minorile”. La “Carta europea dei diritti delle persone anziane contro gli abusi finanziari” verrà presentata alle maggiori istituzioni internazionali: all’Onu, all’Unesco, all’Organizzazione mondiale della sanità, al Consiglio d’Europa.

Paolo Gatto

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