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L'8 marzo in Italia

L'8 marzo in Italia

Manifestazioni, piazze, incontri nelle citta' italiane e non solo....Tutto ciò che si muove intorno all'otto marzo 2011!

Martedi, 01/03/2011 - AOSTA

Martedì 8 marzo, ore 17.00 "UN ALBERO PER LE DONNE".

Area verde del Municipio di Saint-Christophe

In occasione del centenario dell’8 marzo verrà piantato un melo in omaggio a Ida Desandré e per ricordare tutte le donne che

hanno lottato e lottano per costruire un mondo in cui donne e uomini abbiano sempre e ovunque gli stessi diritti e le medesime opportunità.

Distribuzione di mele in onore di Eva, di Biancaneve e di tutte le “ribelli” di ogni tempo e luogo.



BOLOGNA




8 marzo

Ore 9,00-16,00

Casa delle donne per non subire violenza

Giornata Porte aperte alle Casa delle donne

In occasione della giornata Porte aperte gli intervenuti potranno visitare le nostre strutture, rivolgere domande alle nostre socie ed operatrici, festeggiare insieme con un buffet l’apertura della Terza casa rifugio, prevista per Marzo 2011. Un evento importante, che ci permetterà di ospitare un numero maggiore di donne che subiscono violenza insieme ai loro figli.

 



Nel 2010 sono stati ben 4018 i giorni di permanenza garantiti dalla nostra associazione alle donne maltrattate e ai loro figli presso le nostre strutture, con l’apertura di una nuova casa si potrà aumentare l’offerta di ospitalità, per questo motivo desideriamo ringraziare quanti hanno contribuito con le loro donazioni ad arredare questa nuova struttura.



 



Sempre l’8 marzo, alle ore 17,30 si terrà un incontro dal titolo Il femicidio in Italia, presso l’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna di Via Sant’Isaia 18 a Bologna, in cui interverranno Giancarla Codrignani, Vicepresidente dell’Istituto; Teresa Marzocchi, Assessora alle Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna e Barbara Spinelli che parlerà del Femicidio come fenomeno internazionale.



 



All’evento saranno presentati i dati finali e il report di ricerca sul fenomeno del femicidio in Italia nel 2010, che verranno illustrati da Virginia Venneri e Anna Pramstrahler, due partecipanti al gruppo di volontarie della Casa delle donne che l’ha realizzata.



 



Alla sera, sempre l’8 marzo, presso la Cineteca di Bologna si terrà alle ore 20,00 la proiezione di No woman, no cry (Usa, 2010). Il documentario, girato dall’ex top model Christy Turlington, affronta il drammatico fenomeno delle morti femminili legate alla gravidanza. Ogni anno mezzo milione di donne muore in gravidanza o durante il parto, il 90% di questi decessi sarebbero evitabili con un adeguato sistema sanitario. L’evento si svolge nell’ambito della rassegna (Wo)man Rights Nights, un gala internazionale di Equals on Film, festival globale del cinema sui diritti delle donne, in collaborazione con l’Associazione Orlando e la Casa delle donne, che verrà rappresentata da Angela Romanin.



 



La sera dell’8 marzo sempre alle ore 20,00 è prevista inoltre una Cena a favore della Casa delle donne: il ristorante Estravagario (Via Mascarella 81/h, Bologna per prenotazioni Tel 051-4210582) ha deciso di organizzare un menù per la festa della donna e di devolvere parte del ricavato alla nostra associazione.



È previsto invece per il 12 marzo un intervento di Angela Romanin della Casa delle donne presso la Sala consiliare di Marzabotto alle ore 16,00, all’interno del dibattito Salute dei diritti e diritto alla salute. Un incontro che metterà in dialogo le Associazioni che tutelano la salute e i diritti della donna. Presiede Gabriella Montera, Assessora alle Pari Opprtunità della Provincia di Bologna. L’evento si svolgerà all’interno della rassegna Donnafiera (Marzabotto, 8-13 marzo 2011).

Casa delle donne per non subire violenza


info.casadonne@women.it - www.casadonne.it 


Ufficio stampa Tel 328-4192456



8 marzo, ore 18.30

Piazza Maggiore: manifestazione Unite, Libere, Diverse.

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Martedì 8 marzo ore 21.00 – Via San Vitale 67

Teatro Bella Tutta! I miei grassi giorni felici di e con Elena Guerrini regia Andrea Virgilio Franceschi.

Uno spettacolo sul corpo femminile e la sua rappresentazione



L'UDI di Bologna organizza una serie di iniziative sotto lo slogan “RIPRENDIAMOCI PER MANO 8 MARZO 1911-2011.

Cento anni di lotte, passione, di entusiasmi.

Ecco gli appuntamenti.

6 marzo – COMUNE di MEDICINA – Sala del Suffragio: Concerto Spettacolo di bel canto.

Saluto del Sindaco Onelio Rambaldi e di Katia Graziosi UDI di Bologna

7 - 19 marzo - COMUNE di S,GIOVANNI IN PERSICETO - mostra fotografica

“Persicetane con l’UDI dal 1945 tra l’impegno e la festa”

Inaugurazione 7 marzo ore 18 – Sala dell’Affresco Chiostro S.Francesco

7 e 8 marzo – BOLOGNA PIAZZA MAGGIORE dal mattino alla sera

“Il corpo è mio e non ha prezzo”

tradizionale banchetto delle donne UDI di Bologna

mimose, i nostri pensieri, le donne del Mediterraneo e gadget “con mani di donna”.

8 marzo - BOLOGNA PIAZZA MAGGIORE DALLE 18 ALLE 20

Unite, Diverse, Libere. Donne a Bologna

Manifestazione delle donne indetta dal Comitato 13 febbraio.

8 marzo - COMUNE di GALLIERA ore 20,30 sede Comunale

“Riprendiamoci per mano: Il valore delle donne : 100 anni di lotte, azioni entusiasmi nei 150 anni dell’Unità d’Italia”

Intervengono : Anna Vergnana sindaca del Comune, Lara Gallini assessora Pari Opportunità, Katia Graziosi e Marta Tricarico UDI di Bologna.

Con letture a cura del gruppo “Libera Uscita” ed esibizione della cantante Tiziana Quadrelli

10 marzo - ore 21 COMUNE di S.PIETRO IN CASALE

Presso la biblioteca UDI presenta insieme all'autrice Alba Piolanti.:

“Voci di Donne : Storia di Paese”, “Nel Borgo”, “Il rotolo di tela”

Tre libri con storie del ‘900 attraverso una piccola comunità romagnola

Con letture a cura delle ragazze/i della Scuola di Teatro "I Colli" di Bologna

12 marzo - ore 16 COMUNE di MARZABOTTO

Nell’ambito della rassegna "Donnafiera"

“Salute dei diritti e diritto alla salute” incontro con le associazioni

UDI partecipa con Katia Graziosi e Lucina Santagata

29 marzo - ore 16 PRESSO LA SEDE DELLA PROVINCIA

Seminario su : “Specchio delle mie trame” percorsi preventivi all’interno della scuola di educazione sentimentale che valorizzino i rapporti fra i generi. Esperienze in corso e ruolo delle Istituzioni e della Politica.

Con interventi dell’UDI, Archivi Pedrelli e Bergamaschi.



FIRENZE

8 marzo, ore 17.30

Corteo - partenza del corteo da Largo Annigoni.

INFO



Dall’8 al 13 marzo QUATTRO GIORNI DI PERFORMANCE E SPETTACOLO CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE

Martedì 8 MARZO dalle ore 18.00 alle ore 20.00

in GALLERIA del CENTRO*SESTO Ipercoop, Via Petrosa, 19 SESTO FIORENTINO (FI)

UNICOOP FIRENZE e IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale di Drammaturgia

presentano

SIAMO TUTTI DONNE

UNA FAVOLA, DUE PEZZI COMICI, DUE MICROTESTI SCRITTI DA DUE GIOVANI AUTRICI, UNA CANZONE


con Monica Bauco e Nicola Pecci

alle tastiere Michelangelo Gagliano



venerdì 11 MARZO ore 21.15

sabato 12 MARZO ore 17.00

domenica 13 MARZO ore 21.15

TEATRO MANZONI


via Mascagni, 18 CALENZANO (FI)



UNICOOP FIRENZE e IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale di Drammaturgia

presentano

NON DIRE NIENTE spettacolo teatrale contro la violenza alle donne

ideato e diretto da Monica Bauco

con Monica Bauco e Nicola Pecci

al pianoforte Michelangelo Gagliano

e la funambula Giulia Odori

INFO SUGLI SPETTACOLI



MILANO



8 marzo

Ore 10,30 Aula Magna


U N I V E R S I TÀ  D E G L I  S T U D I  D I  M I L A N O

Facoltà di Scienze Politiche

Dipartimento di Lingue e Culture Contemporanee

Polo di Sesto SG—Piazza I. Montanelli, 1

LA PAROLA ALLE DONNE MUSULMANE

Saluti di Ersilia Brambilla, Assessore all’ambiente del

Comune di Sesto San Giovanni

Intervengono

Noura Jaballah, Presidente Forum Donne

Musulmane Europee

Souheir Katkhouda, Presidente Associazione

Donne Musulmane d’Italia

Sumaya Abdel Qader, scrittrice



8 Marzo

Presidio e critical mass

Ore 18,Piazza Mercanti

Comitato delle donne che hanno organizzato le manifestazioni milanesi del 29 gennaio e del 13 febbraio

Dopo la manifestazione di sabato 29 gennaio in Piazza della Scala a Milano, e dopo la grande giornata di mobilitazione nazionale del 13 febbraio, in rete con le iniziative di "Se non ora quando", abbiamo deciso di riprenderci simbolicamente la data dell’8 marzo per continuare ad affermare la libertà e la dignità delle donne, la loro intelligenza e i loro saperi come elementi essenziali per la democrazia e lo sviluppo del nostro Paese. Per questo ci ritroveremo alle 18 in Piazza Mercanti, a Milano, ancora una volta con le sciarpe bianche, per dare vita a un presidio e a una "critical mass" delle donne.

8 marzo 2011: le donne danno i numeri!

Lo faremo con cartelli e striscioni e girando per il centro in bicicletta per spiegare che le donne sono il 60% dei laureati, ma solo il 46% di chi lavora. Che sono il 42% dei magistrati, il 32% dei medici, il 42% degli avvocati, il 30% degli imprenditori ma guadagnano, in media, il 20% in meno degli uomini a parità di lavoro. Che lavorano più degli uomini tra professione e lavoro di cura ma i loro contratti sono a part-time e a tempo determinato più di quelli degli uomini, e che più di loro sono precarie.

In Italia (tra gli ultimi paesi d’Europa) il 21% dei deputati e il 19% dei senatori è donna. Nel governo ci sono 5 ministre, di cui 3 senza portafoglio. Nei consigli d'amministrazione delle società quotate in borsa la presenza femminile è solo del 3% (In Norvegia è pari al 42%). Il 68% delle donne tra i 20 e i 49 anni ha un’occupazione se non ha figli, il 60% se ha un figlio, il 54% se ha due figli.

In Italia, la spesa per le politiche sociali e famigliari rappresenta l’1.3% del PIL, meno della metà della media europea, un terzo della Francia. Le donne fanno il 77% del lavoro famigliare; solo il 10% dei bambini da zero a due anni frequenta un nido. Il welfare per i piccoli è rappresentato dai nonni (chi li ha). Alle richieste di part time e orari flessibili spesso le aziende rispondono negativamente (mobbing strategico). Il 40% delle donne sotto i 40 anni (e il 55% di quelle sotto i 30 anni) non può fruire delle tutele sulla maternità previste dalla legge perchè non ha un lavoro a tempo indeterminato.

Le leggi, gli integralismi religiosi, il lavoro, certe politiche della famiglia sbandierate ipocritamente e moralisticamente da chi, come il premier, per primo inquina la vita pubblica, tentano di ricondurci nei ruoli tradizionali e di ostacolare la libertà di disporre della nostra vita. C’è una responsabilità maschile in tutto ciò: basti pensare ai vantaggi che l’uomo continua a garantirsi, e alla violenza materiale e simbolica di cui il corpo femminile continua a essere oggetto; è per questo che le donne che hanno manifestato il 13 febbraio hanno chiesto agli uomini l’impegno a volgere lo sguardo su di sé, a interrogare la propria storia. Qualcuno lo sta facendo, e sta mettendo in discussione insieme a noi i modelli pervasivi che il degrado della vita pubblica ha prodotto, improntati al più bieco machismo e alla rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale.

Noi vogliamo dire basta a tutto questo prima che sia troppo tardi.

Ci vogliamo riprendere, senza falsi moralismi, la città e la vita pubblica, liberandola dalla corruzione, dall’ipocrisia, dal familismo, dall'omofobia. Noi pretendiamo istituzioni oneste e che lavorino nell'interesse del miglioramento della vita di tutte e di tutti. Non siamo in vendita, non siamo merce di scambio per festini, non stiamo dietro le quinte ma in piazza. Diamo visibilità alla nostra voglia di cambiare questo Paese, appendiamo in tutte le città e i paesi della nostra regione un lenzuolo bianco fuori dalle nostre finestre dall’8 al 14 marzo.

E’ il 14 marzo infatti la data nella quale a Milano si terrà una grande assemblea di discussione e di confronto per raccogliere nuove energie e dare continuità alla mobilitazione delle donne.




Le donne hanno i numeri!



ROMA




7 marzo

Ore 10.45

PROVINCIA DI ROMA
- Palazzo Valentini, Sala Di Liegro

IL PANE E LE ROSE

ActionAid

Le donne costituiscono la maggioranza dei piccoli agricoltori nei Paesi in via di sviluppo: la strada per sconfiggere la fame passa attraverso il loro lavoro. In occasione della Giornata Internazionale della Donna 2011, ne discuteranno insieme esponenti delle istituzioni, dei media e della società civile, sulla base dell’ultimo rapporto di ActionAid, “Il Pane e le Rose”. Nel corso dell’evento sarà presentato in anteprima il documentario “Babaçu livre” realizzato da ActionAid in collaborazione con Factory Film e con il patrocinio della Provincia di Roma.

Donne contro la fame – Babaçu livre

Emanuela Colombo / ActionAid

Intervengono

Roberta Agostini, Presidente Commissione delle Elette / Provincia di Roma

Cecilia D’Elia, Vicepresidente / Provincia di Roma

Beatrice Costa, Policy Officer / ActionAid

Sabine Pallas, Programme Officer / International Land Coalition

Leana Pignedoli, Senatrice / Commissione Agricoltura

Nella Condorelli, Produttrice cinematografica / Factory Film



“8 marzo qui da noi”

Gli appuntamenti della Casa internazionale delle donne di Roma.

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8 marzo

La Commissione delle Elette del Comune di Roma, in collaborazione con l'Associazione Donne di Carta e con Met.Ro., azienda di trasporto, celebra l'otto marzo regalando alle donne romane “mele e testi”. Mele DOC colte dall'albero della memoria; pagine-voci di scrittrici del passato e del presente, originarie della città o che hanno scelto Roma come città d'elezione e di accoglienza. In alcune stazioni della metropolitana della Città Eterna una scenografia 'letteraria' accoglierà i passanti: la sagoma di un libro aperto da cui le persone-libro reciteranno testi di autrici donne in farsi, inglese, francese, spagnolo (per evidenziare la realtà multietnica di Roma) e ovviamente in lingua locale, offrendo cestini di mele e un libricino a forma del frutto contentente la mappa delle stazioni di ascolto e indicazioni biografiche sulle autrici e sulle opere.

I luoghi delle Performance delle persone-libro

Ore 11,00- 12,00

Linea A: stazioni Spagna e Cipro

Linea B: Cavour e Policlinico

Ore 12,45 – 13,45

Linea A: Repubblica, Lepanto, San Giovanni

Linea B: Castro Pretorio

Ore 14,40 – 15,40

Linea A: Cornelia

Linea B: Laurentina



8 marzo

Piazza Vittorio, 16-18,30

'Se non ora quando' organizza “RIMETTIAMO AL MONDO L’ITALIA”: interventi dal palco, performance sul lavoro, sulla danza e sullo sport, oltre a proiezioni di video e musica dal vivo. Partecipano: Claudia Pandolfi, Valeria Golino, Tosca, Paola Minaccioni, Awa Ly e Carmen Consoli. Alle 21.00 “Libere” di Cristina Comencini al Teatro Ambra Jovinelli, con Isabella Ragonese e Lunetta Savino.





8 marzo

AIDOS e l’Associazione Marita

Sala del Cinema del Municipio VIII, ore 15,30

“Donna, perbacco!”




L’8 marzo, Giornata internazionale della donna, l’Associazione Marita di Roma sceglie di portare un contributo di solidarietà alle donne del Burkina Faso sostenendo il Centro per la salute delle donne e la prevenzione delle mutilazioni dei genitali femminili di AIDOS a Ouagadougou.

Canzoni e poesie dedicate alle donne attraverso le voci del gruppo artistico I CANTASTORIE, danze, video documentari e materiale informativo di AIDOS sul Centro per la salute delle donne in Burkina Faso si avvicenderanno nell’evento fino alla presentazione di ISIDE, bottiglia di vino dedicata alle donne del Burkina Faso.

Il prototipo di bottiglia, preparato dall'Azienda Agricola Marcella Giuliani, è un vino IGT rosso di uve petit verdot e cabernet sauvignon.

Durante l’evento si potrà prenotare il vino ISIDE e contribuire così alla prosecuzione delle attività del Centro per la salute delle donne e la prevenzione delle mutilazioni dei genitali femminili di AIDOS in Burkina Faso.






8 MARZO

CORTEO NOTTURNO
organizzato da Centro Donna Lisa, Donnedasud, le Facinorosse, Infosex-Esc, Lucha y Siesta Action-A, le Malefiche, la Meladieva, le Ribellule, SuiGeneris

Partenza ORE 18 - Piazza BOCCA DELLA VERITA' - Roma

Riprendiamoci le nostre vite indecorose e libere!

L'otto... m'arzo e m'arrivolto!


Negli ultimi mesi un’energia nuova e dirompente è emersa dalle mobilitazioni delle università e dei precari, dalla resistenza degli operai e dei migranti, fino a giungere alle ribellioni dell’Egitto e delle coste del Mediterraneo.

E’ un grido di rivolta che denuncia un sistema sociale ingiusto e si rifiuta di pagarne i costi.

Il 13 febbraio scorso noi donne ci siamo opposte alle politiche che soffocano le nostre vite e che hanno portato al progressivo restringimento dei nostri diritti e dei nostri spazi di libertà. Abbiamo attraversato piazza del Popolo, invaso le strade di Roma e ci siamo spinte fino a Montecitorio per “restituire al mittente” le leggi contro le donne approvate negli ultimi anni dai governi sia di centrodestra che di centrosinistra: le dimissioni in bianco, il collegato lavoro, la legge 40 sulla procreazione assistita, l’innalzamento dell’età pensionabile, il pacchetto sicurezza e tante altre.

Anche l’8 marzo vogliamo riportare in piazza la stessa voce e, con lo stesso linguaggio impetuoso, rimettere al centro la questione della redistribuzione delle ricchezze: tra chi fa i profitti e chi sta pagando questa crisi, tra chi possiede palazzi e chi non ha casa, tra chi si giova di stipendi milionari e chi non ha un lavoro.

Vogliamo contestare chi mette in discussione la nostra autodeterminazione saturando le strutture pubbliche di obiettori di coscienza, limitando la diffusione della pillola RU486 o sostenendo la privatizzazione delle strutture sanitarie come i consultori (vedi la proposta di legge Tarzia per la regione Lazio), luoghi che noi invece vorremmo reinventare partendo dai nostri attuali bisogni.

Vogliamo ribellarci a una cultura e a un immaginario usati per controllare e disciplinare i nostri corpi e la nostra sessualità. Dal lavoro alla sanità, infatti, l’unico ruolo legittimato per le donne è quello di moglie e madre. Eppure spesso nel momento dell’assunzione ci vengono fatti firmare fogli di “dimissioni in bianco” che il datore di lavoro potrà tirar fuori nel momento in cui dovessimo dichiarare di essere incinte.

Viviamo nel Paese della doppia morale, dove l’unico modello accettato e promosso è la famiglia eterosessuale, quella stessa famiglia in cui, come le statistiche ufficiali ci raccontano, avvengono la maggior parte delle violenze sulle donne attuate da mariti, compagni e padri. E’ anche per questo che rifiutiamo la precarietà: perché ci obbliga a dipendere economicamente e culturalmente da un modello relazionale che ci impedisce di poter scegliere dove, come, quando e con chi essere o NON essere madri.

Eppure la stessa retorica familista che dichiara di promuovere e sostenere la genitorialità, di fatto ne ostacola la possibilità a lesbiche, single, gay, trans e a tutti quei soggetti che sfuggono alla norma eterosessuale e cattolica. Ed è sempre la stessa logica che da un lato stigmatizza e criminalizza le sex workers attraverso pacchetto sicurezza e campagne moraliste e sul “decoro”, e dall’altro ne fa un uso “spettacolarizzato” e strumentale al piacere maschile diffuso all'interno dei Palazzi del potere, ma non solo.

L’8 marzo scenderemo in piazza anche per smascherare le politiche razziste di questo governo che sfrutta il lavoro di cura svolto per la maggior parte da donne migranti e contemporaneamente le trasforma in “pericolose” protagoniste dell'“emergenza immigrati” oppure le priva della libertà e le rende vittime di violenze nei CIE.

Per tutte queste ragioni saremo in piazza l’8 marzo, per rivendicare diritti e libertà, perchè i nostri desideri non hanno né famiglia né nazione, noi non siamo “italiane per-bene": siamo precarie, studentesse, lesbiche, trans, siamo donne che rifiutano il modello di welfare familistico, nazionalista, cattolico ed eterosessista.

Vogliamo riappropriarci delle nostre voci e dei nostri corpi e anche delle strade, della notte e delle nostre relazioni: rivendichiamo diritti, welfare e autodeterminazione.

Siamo tutte DONNE in CARNEvale e OSSA!!




9 MARZO - ORE 18

Donne nei processi di pace

Sala della Comunità di S. Paolo, via Ostiense 152 b - Roma

Cipax – Centro interconfessionale per la pace, in collaborazione con Adista, Archivio Disarmo, Comunità di base di S. Paolo, Confronti, Lega diritti dei popoli, Ore Undici, Pax Christi Roma, Progetto Continenti, Religions for Peace – Italia, SAE Gruppo romano, Servizio rifugiati e migranti della Federazione delle Chiese evangeliche



Partecipano:

NADIA CERVONI - la risoluzione ONU 1325 del 2000



SIMONA LANZONI - la Convenzione per l'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW)

Coordina Elena Ribet



Informazioni: Cipax, via Ostiense 152, 00154 Roma, tel e fax 06.57287347

e.mail cipax.roma@gmail.com www.cipax-roma.it



PERUGIA



8 marzo

Palazzo dei Priori, Sala dei notari, Corso Vannucci 19

Concerto Lirico per la Festa della Donna celebrativo dei 150 dell'Unità d'Italia

Le eroine del Melodramma celebrano le eroine del Risorgimento

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TORINO, BOLOGNA, FERRARA, FIRENZE, GENOVA – che hanno già insignito Marisela Ortiz di Cittadinanza onoraria o altre onorificenze e che hanno scritto una lettera al Presidente della Repubblica – organizzano, per la NOTTE TRA IL 5 E 6 MARZO, l'illuminazione di rosa di un monumento importante della propria Città e altre iniziative in omaggio alle vittime dei femminicidi e ai familiari di tutte le donne uccise e desaparecidas. Un atto di solidarietà di tutte le donne e delle comunità di donne straniere verso le donne di Ciudad Juárez.

Torino illuminerà la Mole Antonelliana.



IN TUTTE LE CITTA'



VADEMECUM PER L’8 MARZO

SE NON ORA QUANDO


Ci siamo incontrate senza conoscerci; abbiamo fatto telefonate per spronare le più pigre; ci siamo date appuntamento in tantissime piazze d’Italia perché volevamo esserci, volevamo guardarci in faccia e lavorare insieme per fare dell’Italia un paese per donne. Dopo aver riempito le piazze con la manifestazione del 13, adesso ci siamo e apriamo il confronto sui temi proposti dal nuovo appello: i lavori, la maternità/paternità, l’informazione. Le parole d’ordine, stavolta, sono informare, chiedere e ottenere. Incontriamoci l’8 marzo fuori dagli asili, negli uffici, nei parchi, nei condomini, nelle scuole, tra amiche, nei luoghi di lavoro, nelle università e parliamo di donne, di lavoro, di maternità e paternità. Discutiamo anche dell’informazione e del modo in cui i media rappresentano o non rappresentano queste realtà. Dobbiamo essere in tante. La nostra forza è la nostra presenza, libera e consapevole. In piccoli o più grandi gruppi, in centro o nelle periferie, ma dobbiamo esserci. Con presidi, flash mob, piccoli cortei, assemblee.

Se non ora quando? Adesso. L’otto marzo.

Nel nostro appello invitiamo tutte e tutti a ridare valore alla giornata internazionale delle donne. Pensiamo di farlo insieme, ciascuna come e dove vorrà, invitando tutte a legarsi virtualmente con un fiocco rosa beneaugurante, nel 150esimo dell’Unità d’Italia, per una rinascita del nostro Paese. Un fiocco rosa da appendere alle statue più vicine, alla borsa, al motorino, intorno agli alberi, alle finestre, sulla giacca o sul finestrino della macchina!

Il manifesto dell’8 marzo e le schede informative sui vari argomenti sono disponibili sul blog: potete stamparle e farne adesivi, striscioni, volantini. Quel che volete!

Ci aspettiamo da tutte le iniziative che utilizzano appello, logo e simboli di “Se Non Ora Quando?” Il rispetto della trasversalità, dell’autonomia che hanno caratterizzato la giornata del 13 e che vogliamo mantenere e rafforzare. Qualsiasi iniziativa è fatta per esprimere la nostra forza e la nostra determinazione.

L’8 marzo è la giornata internazionale delle donne, ma la partecipazione di uomini amici è richiesta e benvenuta.

Cercheremo di parlare prima di tutto alle giovani e ai giovani, di coinvolgerli.


INFO



CARACAS

4-8 MARZO 2011


Conferenza Mondiale delle Donne

http://conferenzamondialedonne.wordpress.com/

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