In uscita il 20 aprile 2012 il film ROBA DA MATTI che racconta la storia di Casamatta, una residenza socio assistenziale considerata all’avanguardia in cui vivono otto persone con disagio mentale
Giovedi, 19/04/2012 - “Noi non possiamo permettere che alle nostre persone e ai nostri cari non vengano garantiti i diritti alla vita, il diritto a riprendersi la vita”. Sono le parole di Gisella Trincas tenace Presidente del movimento delle associazioni dei familiari UNASAM, che irrompono prepotenti e accompagnano le azioni e le attenzioni che nel tempo (17 anni da quando Casamatta è “in piedi”) si susseguono dopo innumerevoli peripezie. Tra i tanti sfratti anche una denuncia di un medico invidioso con annessi ispezioni dei Nas in una struttura considerata all’avanguardia in Europa e nel mondo. In sardo “matto” significa albero. Ed è questo intreccio di relazioni che ci abbraccia come i rami di un albero dall’inizio del film in cui si ride e si piange, e in cui soprattutto si riflette sulla condizione della nostra società banale, superficiale e frettolosa rispetto alle convinzioni quasi sempre errate sulle persone con disagio mentale. Un film girato interamente nella casa dove i suoi abitanti non hanno cure, ma ci curano con le loro storie di integrazioni emotive e in alcuni casi lavorative, dove vengono completamente ribaltati i pregiudizi e dove ogni abitante di Casamatta ha un preciso compito nella Storia quella con la “S” maiuscola nel superamento definitivo dei pregiudizi che attanagliano la nostra società e non da respiro a chi del nuovo ha già fatto abbondantemente il pieno, come Gisella Trincas come sua sorella Paola che insieme hanno fondato A.S.A.R.P. e che da anni si occupano della fondazione della comunità di Casamatta; o come Stefania che è responsabile della comunità. Ma è la storia soprattutto di Cenza, di Maria Antonietta veterane di casamatta o di Patrizia o di Sergio di Silvana e di Lorena e di Pinuccio, ognuno di loro ha il suo percorso intenso e rivelatore di come un disagio si può superare semplicemente con la forza di chi crede che non esiste solo il bianco e il nero, ma tutta una sfumatura di grigi e di colori che ci permettono di evolverci come esseri umani rimanendo con i piedi per terra.
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