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KLIMT in anniversario, tra Vienna, Milano, Venezia e... per ora...

KLIMT in anniversario, tra Vienna, Milano, Venezia e... per ora...

Gustav KLIMT, anno 2012: un anniversario tra Vienna, Milano, Venezia e... per ora. di Maria Cristina NASCOSI SANDRI

Sabato, 24/03/2012 - Gustav KLIMT, 2012, tra Vienna, Milano e Venezia

di Maria Cristina Nascosi Sandri



Nel 2012 Gustav Klimt, rappresentante d’eccellenza della Secessione e artista di straordinaria rilevanza nella storia dell’arte moderna, avrebbe festeggiato il suo 150° compleanno.

Una serie di importanti eventi internazionali han iniziato da tempo a celebrare la figura e l’opera del Maestro austriaco.

Vienna, la città in cui Klimt trascorse gran parte della sua esistenza, ospita, nelle sue sedi espositive più prestigiose, numerose mostre di grande rilevanza. Altre città europee, da Parigi a Barcellona, da Berlino a Londra, accolgono speciali e interessanti workshop per indagare e scoprire le opere del grande artista.

Milano è stata la prima città italiana ad inaugurare le celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Klimt grazie ad una mostra iniziata il 4 febbraio scorso che durerà fino al 6 maggio e che presenta la riproduzione a dimensioni reali dello straordinario Fregio di Beethoven, accompagnata da quindici disegni originali correlati al famoso affresco custodito in una sala del Palazzo della Secessione di Vienna.

Il percorso espositivo si apre con i manifesti originali della Secessione viennese realizzati tra gli altri da Kolo Moser, Alfred Roller, Ferdinand Hodler e Leopold Stolba per le singole Esposizioni del movimento, appartenenti alla mitica Collezione Salce della Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etno-antropologici per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso.

Completano l'esposizione alcuni numeri della celebre e stupenda rivista “Ver Sacrum”, il mezzo grafico più elevato ed elegante realizzato dagli artisti appartenenti al movimento secessionista, custode della poetica dell'arte totale – la cosiddetta Gesamtkunstwerk.

Il Fregio di Beethoven, lungo trentaquattro metri e sviluppato su tre pareti del Palazzo della Secessione, fu dipinto da Klimt nel 1902 in occasione della XIV mostra del movimento della Secessione Viennese. L’esposizione, progettata come cornice per la grande scultura in marmo policromo di Max Klinger dedicata a Ludwig van Beethoven, fu una corale celebrazione del compositore tedesco particolarmente stimato e apprezzato durante quegli anni. Beethoven, attraverso la sua opera d’esaltazione dell’amore e dell’abnegazione, era considerato da Klimt e dai suoi compagni l’incarnazione del genio e degli ideali secessionisti. Ispirato alla Nona Sinfonia, il Fregio fu concepito come parte di un percorso espositivo in cui la visita si trasformava in una sperimentazione sinestetica dove la musica diventava parte costituente e fondamentale dell’opera; in occasione dell’inaugurazione della mostra fu infatti eseguito l’Inno alla Gioia diretto da Gustav Mahler. L’opera si compone di tre parti: L’anelito alla felicità, Forze ostili e Inno alla Gioia. Nell’ultimo pannello Klimt riporta la citazione biblica: “Il mio regno non è di questo mondo”, la stessa citazione che ritroviamo nel saggio di Wagner 1846 dedicato a Beethoven per sottolineare la funzione liberatrice della musica in contrasto con la corruzione del mondo terreno.



La mostra è a cura di Annette Vogel, per la sezioni disegni, di Lorenza Tonani, per la sezione sulla grafica secessionista, di Maria Porro, per la riproduzione scenografica del Fregio di Beethoven.

A Venezia poi, dal 24 marzo si apre al Museo Correr la mostra Gustav Klimt nel segno di Hoffmann e della Secessione:esposte opere di pregio inestimabile.

A un secolo dalla sua clamorosa partecipazione alla Biennale di Venezia (1910), Gustav Klimt torna in laguna come protagonista di questa straordinaria esposizione

Questa mostra veneziana permetterà di conoscere il mondo di fine 800', un'epoca che verrà distrutta dalla Prima Guerra Mondiale. Klimt fu l'artista che ebbe l'onore di ritrarre il grande Francesco Giuseppe d'Austria, l'uomo dell'oro e della passione ora esposto per assaporare i valori di un periodi ormai lontano.

L’evento d’eccezione è frutto di una co-produzione tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e il Museo Belvedere di Vienna, in collaborazione con 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group.

La curatela di Gustav Klimt nel segno di Hoffmann e della Secessione presenterà, grazie ad un ciclo eccezionale di dipinti, rari e preziosi disegni, mobili e raffinati gioielli, anche elaborate ricostruzioni e interessanti documenti storici, insomma la genesi e l’evoluzione, in ambito architettonico e pittorico, dell’opera di Klimt e di quanti, insieme con lui, diedero vita alla Secessione viennese, sollecitazione di quel modernismo europeo che ebbe tra i suoi protagonisti di spicco personaggi come Minne, Jan Toorop, Fernand Khnopff ed i già citati Koloman Moser e Josef Hoffmann

La mostra rimarrà in parete fino all’8 luglio

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