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Klimt experience

Klimt experience

Altri artisti hanno avuto la Musa ispiratrice anche dipingendo altro. Klimt no. Per lui la donna era Dio. In tutto il suo fulgore, avvolta nell’oro, come spesso è avvolto Dio nelle chiese

Lunedi, 26/02/2018 - Klimt experience
di Adriana Moltedo esperta di Comunicazione e Media

Klimt amava le donne.

La sua ispirazione veniva dalla donna che dorme, la donna incinta, la donna nuda, la donna vestita, la donna Amore e finanche nel famoso Il Bacio è la donna che appare, di lui solo la folta criniera poggiata su di lei in atto di baciare

Altri artisti hanno avuto la Musa ispiratrice anche dipingendo altro. Klimpt no. Per lui la donna era Dio. In tutto il suo fulgore, avvolta nell’oro, come spesso è avvolto Dio nelle chiese.

La prevalenza di figure femminili, che il suo pennello ricolma di un armonioso erotismo, è ancora più centrale nel cosiddetto «periodo aureo» o «dorato» d’artista, quando è ormai prossimo ai quarant'anni.

Nel 1903 Klimt si recò due volte a Ravenna, dove conobbe lo sfarzo dei mosaici bizantini: l'oro musivo, eco dei lavori del padre e del fratello in oreficeria, gli suggerì un nuovo modo di trasfigurare la realtà e modulare le parti piatte e plastiche con passaggi tonali, dall'opaco al brillante. Fu dal connubio tra la ricchezza dei mosaici ravennati e i neonati Wiener Werkstatte (Laboratori Viennesi) ai quali l'artista si avvicinò tornato in patria che nacquero alcuni dei capolavori klimtiani più celebri: Giuditta I (1901), il Ritratto di Adele Bloch-Bauer I (1907) e Il bacio (1907-08) sono tutte opere dove Klimt si presenta convertito all'oro di Bisanzio.

Al periodo aureo appartengono Le Tre Età della Donna (1905), la Danae (1907-1908) e L'Albero della Vita (1905-1909), a sua volta facente parte del più ampio progetto decorativo di palazzo Stoclet.

Il periodo aureo si chiuse nel 1909 con l'esecuzione di Giuditta II, seconda raffigurazione dell'eroina ebrea che liberò la propria città dalla dominazione assira: l'opera, caratterizzata da cromie più scure e forti, darà infatti avvio al cosiddetto «periodo maturo» dell'artista.

Quanto mai appropriata, data la persistente presenza femminile come soggetto principale delle opere di Gustav Klimt, è la sede nella Sala delle donne – del complesso monumentale San Giovanni Addolorata –a Roma dove in passato era un reparto ospedaliero per donne e partorienti, e attualmente è allestita la Mostra Klimt Experience, un percorso multimediale immersivo dedicato alla vita e alle opere del fondatore della Secessione Viennese che, assieme ad altri artisti, coltivò il mito dell’opera d’arte totale, della democratizzazione del bello e della creatività proprio attraverso le donne.

Qui Assistiamo alla lettura stilistica attraverso la messa in scena spettacolare dei dettagli e della sua tecnica pittorica.

Klimt Experience è un viaggio onirico, un invito a lasciarsi trasportare dal flusso continuo di emozioni della Sala Immersiva: è qui che grazie alla forza espressiva della narrazione per immagini e suoni, pensata e realizzata dal regista Stefano Fomasi, prende vita sui maxi schermi di proiezione dell’allestimento – ad altissima definizione ed a 360° – la summa dell’inimitabile arte klimtiana, evocata dalle opere selezionate dallo storico dell’arte Sergio Risaliti.

Un Play video con 20 monitor della Sala Visual; è unl magico caleidoscopio di segni e figure che si susseguono nelle pareti, sul pavimento e sul soffitto della Sala degli Specchi; dall’esperienza di realtà 3D dell’ con gli Oculus VR sviluppata in esclusiva per Klimt Experience da Orwell Milano;


Sono passati 100 anni dalla morte di Gustav Klimt, un artista che ha vissuto Art Nouveau, Simbolismo, Arte moderna, Secessione viennese, Neoclassicismo, Realismo, Surrealismo, Romanticismo, adattandosi ogni volta ai tempi che percorreva.

Klimt iniziò a mettere in discussione la legittimità della propria arte, soprattutto quando venne a contatto con la produzione di artisti come Van Gogh, Matisse, Toulouse-Lautrec: dal punto di vista stilistico, il «periodo maturo» (o «terza fase klimtiana», detto anche periodo fiorito) è caratterizzato dalla fusione di queste influenze e dall'abbandono del fulgore dell'oro e delle eleganti linee art nouveau. Ma le donne hanno continuato ad essere le Protagoniste, con scene di natura, fino alla fine.

Emilie Flöge, sua moglie, pur essendo a conoscenza delle relazioni che il pittore intratteneva con altre donne,( negli anni novanta del XIX secolo Klimt sarà il padre riconosciuto di almeno quattordici figli), gli sarà compagna fino alla morte..

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