Il doppio vincolo delle donne leader: dimostrare caratteristiche considerate tipicamente "maschili" e mantenere qualità "femminili". E' importante riconoscere gli stereotipi per superarli
Nel mondo della politica, e ai vertici di ogni organizzazione, le donne leader affrontano quello che è noto come il double bind o doppio vincolo. Cioè, devono dimostrare caratteristiche considerate tipicamente "maschili" - come autorità, assertività e decisione - e al tempo stesso devono mantenere qualità "femminili", come empatia, gentilezza e cura. Se non riescono a bilanciare perfettamente questi tratti, vengono giudicate negativamente, non importa quale direzione scelgano.
Il Double Bind in Azione: Aspettative Contraddittorie
Kamala Harris è un esempio classico di come il double bind si manifesti nel mondo politico. Da candidata alla presidenza USA, Harris deve affrontare un complesso sistema di aspettative. Come leader politica, è chiamata a dimostrare fermezza, autorità e capacità decisionale, ma deve anche mantenere una presenza empatica e "accomodante". Se si mostra troppo assertiva, rischia di essere percepita come “aggressiva” o “fredda”. Se mostra troppa empatia e’ vista come “debole” o inefficace. Questo è un classico esempio del paradosso del double bind.
Già Hillary Clinton aveva affrontato critiche simili durante la sua campagna elettorale e la sua carriera politica. Ha spesso dovuto mitigare il desiderio di apparire forte e determinata con la necessità di non sembrare troppo dura o distante.
Il risultato? Giudizi comunque severi di non essere abbastanza "femminile".
Harris affronta una sfida simile: ogni decisione e comportamento viene analizzato attraverso lenti di stereotipi di genere. E non solo.
Razza e Genere: Un Double Bind Ancora più Complesso
Come donna di colore affronta un doppio vincolo amplificato da dinamiche razziali. Non solo deve confrontarsi con aspettative di genere contraddittorie, ma anche con pregiudizi razziali. Le donne nere in posizioni di potere, se troppo assertive, sono etichettate come "arrabbiate", stereotipo comunemente associato alle donne nere. Questo mix di razzismo e sessismo rende il double bind per Harris particolarmente insidioso.
Nei dibattiti pubblici e nelle interviste, Kamala Harris viene valutata per il suo atteggiamento più duramente rispetto agli sfidanti. Se usa un tono fermo e deciso, è accusata di essere fredda o rigida. Se adotta un tono più conciliante, è definita debole o non all'altezza del ruolo.
Le stesse dinamiche vissute da molte donne in posizioni di leadership.
Il Doppio Standard nel Contesto Elettorale
Durante la campagna elettorale del 2020, Kamala Harris ha dovuto bilanciare il suo ruolo di vice presidente in ticket con Joe Biden senza oscurarlo, dimostrando al tempo stesso la sua competenza come leader. Questo ha richiesto un equilibrio attentissimo: apparire risoluta, senza minacciare la figura principale della campagna, mantenendo allo stesso tempo una personalità calda e accessibile per attirare voti.
Questa è una dinamica classica del double bind, che impone alle donne in politica un compito molto più arduo rispetto agli uomini: bilanciare la competenza con la simpatia, l'autorità con il calore.
Studi come il rapporto della Catalist, organizzazione no-profit che promuove l'inclusione delle donne nel mondo del lavoro, hanno evidenziato come il double bind penalizzi continuamente le donne leader, e le loro opportunità di carriera.
Le donne che adottano uno stile di leadership "maschile" sono percepite come meno simpatiche, quelle che abbracciano uno stile più relazionale sono considerate meno competenti.
Come Kamala Harris Sta Superando il Double Bind
Per affrontare queste sfide, Kamala Harris ha adottato diverse strategie.
Uno degli elementi chiave è la sua autenticità. Harris ha abbracciato la propria identità di donna di colore, e valorizza il suo ruolo di ex procuratrice generale. Non ha cercato di conformarsi agli stereotipi di genere, ma piuttosto ha trovato forza nella sua unicità. Questo approccio le consente di bilanciare con maggiore efficacia aspettative contraddittorie.
Harris adatta il suo stile comunicativo a seconda del pubblico e del contesto. Usa toni più personali e empatici quando discute questioni sociali e comunitarie. Adotta un tono più diretto e deciso in questioni di politica estera, dimostrando che una leadership complessa e sfaccettata è una forza, non una debolezza.
Un altro elemento cruciale nel superamento del double bind è l’importanza di reti di supporto di alleati e sostenitori, che l'hanno aiutata a trovare equilibrio e forza nel gestire queste dinamiche complesse.
Conclusione
Kamala Harris rappresenta una nuova generazione di leadership politica. Incarna le sfide che derivano dal double bind per le donne leader, in particolare per quelle che appartengono a gruppi minoritari. Attraverso autenticità, flessibilità e una forte rete di supporto, Harris sta dimostrando come sia possibile superare queste aspettative contraddittorie, anche in un ambiente politico altamente competitivo e carico di pregiudizi. L’esperienza di ogni donna in ruoli di potere evidenzia quanto sia rilevante riconoscere gli stereotipi per superarli. E quanto sia necessario continuare a lavorare per cambiare la cultura organizzativa e politica. Per creare così un contesto più equo e inclusivo in cui esercitare una leadership anche emotivamente sostenibile.
La frase su cui riflettere
“Noi donne non dobbiamo accettare quello che non possiamo cambiare. Dobbiamo cambiare quello che non possiamo accettare.” Angela Davis
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