Lunedi, 08/01/2024 - I Golden Globes Awards 2024, 81esima edizione, i premi che la stampa internazionale assegna a film e serie protagonisti dell’annata cinematografica e televisiva di Hollywood e non solo, si son tenuti stanotte al Beverly Hills Hotel di Los Angeles.
“Anatomie d’une chute-Anatomia di una caduta” di Justine Triet, dopo Cannes, dove ha conquistato la Palma d’oro lo scorso anno, ha trionfato anche ai Golden Globes, come miglior film straniero.
Sospeso tra naturalismo femminista ed interlocuzione quasi priva di speranza, senza soluzione di continuità fino al finale, l’eccellente testo filmico, assolutamente da vedere e ri-vedere, è stato scritto a 4 mani dalla stessa Triet e dal suo compagno, Arthur Harari (https://www.noidonne.org/articoli/a-firenze-france-odeon-la-festa-del-cinema-francese.php), conquistando anche il premio per la sceneggiatura.
“Oppenheimer”, di Christopher Nolan, è stato il più premiato, con cinque statuette, la prima come miglior film drammatico, poi quello per la miglior regia ed i premi agli attori Cillian Murphy e Robert Downey Jr.
Ed è prevalso, nella sua cine-sfida che ha dominato l'estate, quella con il tormentone amatissimo di Greta Gerwig, “Barbie”, che pur conquistando il pubblico e sbancando il botteghino, ha vinto solo come miglior 'box office' e miglior canzone originale.
Il decantatissimo e forse un po’ sopravvalutato “Poor Things-Povere creature!” del greco Yorgos Lanthimos, peraltro Leone d'Oro all’ultima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, nelle sale italiane dal 25 gennaio prossimo, ha ottenuto i premi come miglior film comico e miglior attrice, la protagonista Emma Stone.
Non ce l’ha fatta “Io capitano” dell’italiano Matteo Garrone, naturalmente nella categoria miglior film straniero.
“The Holdovers-Lezioni di vita”, splendido quanto ‘lieve’ film – ma che ‘levitas’! – di Alexander Payne, nelle sale dal 18 gennaio – da non perdere – ha meritato due Awards, uno a Paul Giamatti come miglior attore in un film commedia o musicale ed il secondo a Da’Vine Joy Randolph, migliore attrice non protagonista, splendida interprete di sentimenti eroico-quotidiani, fulcro del ‘plot’ dell’opera da cui di dipanano e dipendono le altre due ‘performances’ maschili, anche quella, davvero notevole, del giovane Dominic Sessa.
‘Enfin’, più che doveroso citare il riconoscimento al grandissimo maestro giapponese Hayao Miyazaki (ed implicitamente anche allo Studio Ghibli) ed al suo ultimo fortunatissimo capolavoro già uscito in Italia, “How Do You Live?-Il ragazzo e l'airone”, come, inutile dirlo, miglior film d'animazione.
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