Jazz per la vita

Lo scorso 8 marzo, durante una conferenza organizzata assieme alla consigliera alle Pari Opportunità di Tricesimo, ho conosciuto una suora.

Quell’ 8 marzo abbiamo voluto dedicarlo a donne che nella vita hanno realizzato i propri sogni.

Suor Fabrizia, delle suore Francescane di Gemona, è tornata in Friuli dopo una vita da missionaria. Ci sono persone che, a pelle, hanno la capacità di sembrare amiche di sempre. Donne che, pure con esperienze opposte alle tue, trasmettono emozioni che diventano tue. Questa è la sensazione che ho avuto. Una donna forte e delicata, capace di coinvolgere col suo racconto una platea di altre donne e uomini, capace di raccontare un’intera vita in pochi minuti tirando fuori le battaglie, le vittorie e i progetti come fossero fiori dal cappello magico della passione. Quella sera abbiamo parlato anche di una partigiana, Vittoria Giunti, presentando il libro che Gaetano Alessi (giornalista di Ad Est) ha scritto su di lei. Ho pensato che se si fossero conosciute lei e Suor Fabrizia avrebbero condiviso le utopie per realizzarle, perché il coraggio di andare contro alla realtà cercando di migliorare la vita di altre persone ha abitato i giorni di entrambe.

Quell’8 marzo ho promesso di fare qualcosa per uno dei progetti delle Missionarie del Sacro Cuore. Raccogliere fondi e parlarne perché di piccole cose vive la solidarietà. Il 10 gennaio 2016 alle ore 18,00, grazie al pianista Claudio Cojaniz, al contrabbassista Franco Feruglio e al supporto della Pro Loco, ci sarà un concerto nel Castello di Tricesimo a sostegno dell’Istituto Professionale Femminile di Maigaro.

In questi mesi (in questi anni purtroppo) abbiamo visto scene apocalittiche (che non sono ancora finite) perché il mare inghiotte corpi quotidianamente e la terra quotidianamente vede il calvario dei profughi che la calpestano in cerca di speranze. Cosa può esserci di meglio per fare in modo che la Vita migliori in luoghi da cui la gente scappa per fame, malattie e guerre che dare la possibilità di studiare a donne future? Cosa può esserci di meglio di un cd dedicato all’Africa per sostenere il progetto di quella scuola? "Il Duo si esprime dentro atmosfere d’Africa, viaggiando in modo originale tra nenie materne ed infantili, evocazioni di blues astrali e danze rituali. Non rifà il verso a questa grande e variegata cultura, non c’è nessuna invasione: con rispetto, invece, ne trae fonte d’ispirazione e la reinterpreta.

L’Africa come amorevole Madre musicale, presente ed eterna: un’Arte questa che sa riportarci dentro un gioco antidepressivo e serio, come seri sono i bambini quando giocano…” dice Claudio Cojaniz.

“Come sono seri i sogni che goccia a goccia riempiono la realtà con la loro ragnatela di futuro”, aggiungerei io.

Unico in tutta la Repubblica Centrafricana l’Istituto “Notre Dame” è un segno di speranza per un futuro migliore della donna centrafricana.

Avviato nel 1995 a Maigaro, villaggio della savana a 10 km da Bouar, ha lo scopo di dare alle allieve una formazione integrale della persona, attraverso un insegnamento intellettuale e pratico della durata di 4 anni.

Il progetto “Maigaro”, mira alla formazione di una donna centrafricana: consapevole della sua dignità e fiera della sua identità culturale;

capace di promuovere iniziative di sviluppo attraverso attività educative e produttive nell’ambiente in cui vive; decisa a vivere certi valori, quali: l’amore, l’onestà, la solidarietà, il gusto del lavoro ben fatto.

In questo Centro vivono decine di ragazze (140), desiderose di cambiare un destino di povertà, di sfruttamento e di sottomissione che sembra fatale per chi nasce in questo Paese.

Le giovani che lo frequentano provengono talora da villaggi e città molto lontane. Esse risiedono in ambienti annessi alla struttura scolastica.

“Notre Dame” di Maigaro è un villaggio-famiglia in cui si studia, si lavora, si cresce insieme.

Insieme….

“Jazz per la Vita” ci prova con gli esecutori di Blue Africa, la Pro Loco di Tricesimo e tutta la gente che vorrà unirsi a noi. Insieme…

info 3275732026