Modena - Un ciclo di incontri della Conferenza delle elette sulla rappresentanza femminile nelle istituzioni
Daniela Ricci Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2008
L’Italia precipita all’ottantaquattresimo posto per le condizioni di vita della donna, ben sotto la Svezia, prima classificata, e dietro l’Uganda e il Kenya. E’ un quadro poco incoraggiante quello che emerge dal rapporto 2007 del World Economic Fund sul divario di genere che mostra la situazione di 128 Paesi nel mondo in tema di partecipazione economica, opportunità di lavoro, educazione, salute e accesso al potere politico delle donne. Molti paesi ai primi 20 posti, hanno introdotto norme per garantire pari opportunità di accesso a uomini e donne nelle istituzioni e hanno fissato una quota minima, sotto alla quale la democrazia non può dirsi compiuta. Le riflessioni scaturite dalla lettura del rapporto insieme all’esigenza di avere più donne nelle istituzioni per rispondere ai nuovi bisogni dei cittadini, innovare la politica e raggiungere la democrazia paritaria, sono all’origine del ciclo di incontri “Più presenza delle donne nelle istituzioni”, promosso dalla Conferenza delle elette della Provincia di Modena. L’iniziativa (in vista della terza assemblea plenaria che si terrà il prossimo 19 maggio) ha preso avvio a Modena il 15 febbraio scorso e proseguirà fino all’8 maggio negli altri sei Comuni capidistretto. Gli incontri mettono al centro del confronto con i cittadini e le cittadine, la proposta della Conferenza delle elette di introdurre norme antidiscriminatorie negli Statuti delle istituzioni locali per il raggiungimento di una rappresentanza paritaria o, comunque, per garantire almeno una presenza non inferiore a un terzo per ciascun sesso. Questo impegno, ratificato il 2 febbraio nella seconda assemblea plenaria, è stato al centro del lavoro del primo anno di attività della Conferenza. Le azioni promosse hanno già prodotto dei cambiamenti: l’Amministrazione provinciale e diversi Comuni di Modena hanno introdotto nel loro statuto la norma che prevede 1/3 per ciascun sesso nella composizione delle giunte e nelle nomine degli organismi di II° livello; altri Enti locali hanno avviato il procedimento di modifica dello Statuto. “La politica ha bisogno delle donne – afferma la Presidente Caterina Liotti – da sempre più concrete e attente alla quotidianità e alla qualità della vita delle persone. La loro voce deve incidere sulle scelte economiche, sociali, etiche, fiscali affinché il progetto politico, sia di destra che di sinistra, rifletta anche il punto di vista del 52% della popolazione”. “Si tratta di uno snodo centrale dell’effettiva democrazia – aggiunge la Vicepresidente Claudia Severi – vogliamo far emergere le nostre capacità per avere risposte concrete: il sostegno alle ragazze madri, i contributi alle famiglie con minori o anziani a carico, gli sgravi fiscali per l’accesso ai servizi per la prima infanzia, la tutela del nascituro. Ai partiti chiediamo sponde più accoglienti per il patrimonio delle risorse femminili”. La Conferenza delle elette è stata istituita nel 2003 dalla Provincia di Modena con una modifica statutaria e l’introduzione dell'art 34 ed in seguito ordinata da un Regolamento (2005)..La Conferenza riunisce tutte le modenesi elette o nominate nei consigli e nelle giunte di Modena, nei consigli e nelle giunte regionali ed elette al Parlamento, complessivamente quasi 300 donne.
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