Islam e omosessualità oltre gli stereotipi

Domenica, 27/01/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2013

La collana Sessismo&razzismo di Ediesse continua ad arricchirsi di titoli e riflessioni nel solco del suo obiettivo editoriale: esplorare “il nesso tra l’invenzione delle razze… e il dominio maschile sulle donne, il sessismo, che del razzismo è la matrice”. In ‘Che genere di Islam’ Jolanda Guardi e Anna Vanzan offrono una panoramica ampia, dissacrante e provocatoria del rapporto omosessualità-islam. Tenendo presente la prospettiva storica, la ricerca intende “sottolineare come l’omosessualità nel mondo islamico rappresenti un territorio di indagine immenso, affrontabile da angolature e discipline diverse, non certo liquidabile con la formula ‘l’Islam è omofobico’…”. Infatti il percorso analitico mette in discussione numerosi stereotipi, a partire dalla presunta esistenza di un’entità chiamata ‘islam’ pensata come immutevole nel tempo e nello spazio geografico. Da ciò discende che se non esiste un unico islam non può esistere una unica concezione di omosessualità valida nell’enorme territorio “geo-culturale” che l’islam abbraccia. Il fascino del libro è nell’intreccio tra le visioni giuridiche, culturali, letterarie e storiche che nei secoli si sono stratificate e nella minuziosa ricerca delle fonti, garanzia del valore scientifico che sorregge le argomentazioni e le osservazioni delle autrici. Sono pagine da consultare per arricchire il personale bagaglio di conoscenze di una dimensione culturale a noi vicina, eppure poco e malamente spiegata.

Jolanda Guardi / Anna Vanzan

Che genere di Islam

Omosessuali, queer e transessuali tra shari’a e nuove interpretazioni

Ed Ediesse, pagg 206, euro 12,00