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Iole Chessa Olivares e il mare

Iole Chessa Olivares e il mare

La poesia di Iole Chessa Olivares: il mare, simbolo ricco e ambivalente, l'acqua e il grembo elementi di una femminilità perduta e ricercata.

Sabato, 31/01/2015 - Iole Chessa Olivares e il mare



Ecco due poesie di Iole Chessa Olivares dedicate al mare, tratte dalla raccolta, Quel tanto di rosso, Terre Sommerse, 2007.



SALUTAVO IL MARE



Salutavo il mare

bevendolo,

la sua acqua

grembo e orizzonte

al mio inchiostro,

luce già scritta

che doveva solo accendersi.



E’ mutato nel tempo

il gesto dell’addio,

ancora beve onde

in solitaria,

ma sulla battigia

cerco acqua che si consumi,

un passo oltre se stessa,

solo spuma

in generosa offerta

a me, ormai crepuscolo,

luce sfinita

di un solo colore.



IL FARO

Dedicata al faro di Calamosca – Cagliari



Nel buio desolato

porta in grembo

un quasi – sole,

un labile raggio

che evapora sfiorando le pupille

e…danza la sua luce

mentre muore sul mare,

fuori di ogni bussola

salva un brivido

oltre il naufragio,

consacra la vita

se mai dimenticata.



Il tema del mare è inscindibile da quello della terra natìa, la Sardegna. Il mare è il simbolo del dinamismo della vita. Tutto esce dal mare e tutto vi ritorna: luogo delle nascite, delle trasformazioni e delle rinascite. Acque in movimento, il mare simboleggia uno stato di transizione tra i possibili ancora informali e le realtà formali, una situazione di ambivalenza, che è quella dell’incertezza, del dubbio, dell’indecisione, e che può concludersi bene o male. Da qui deriva che il mare è contemporaneamente l’immagine della vita e quella della morte.

Gli Antichi, Greci e Romani, offrivano al mare sacrifici di cavalli e di tori, simboli anche loro di fecondità. Ma mostri sorgevano dalle sue profondità: immagine del subconscio, fonte di correnti, che possono essere vivificanti o mortali.

Il tema del mare è legato a quello dell’acqua, fonte di vita, mezzo di purificazione, centro di rigenerazione. L’acqua rappresenta l’infinità dei possibili. Tutti questi significati sono presenti nelle due liriche.

Nella prima si evidenzia la positività, la consuetudine del gesto del salutare il mare, di cui la Poetessa si nutre (bevendolo, bevo onde, cerco acqua) e che è definito grembo (luogo dove si forma il bambino).

Nella seconda, è ripetuta la parola grembo (luogo di trasformazione) che, con il tema dell’acqua, è un simbolo femminile ed indica il bisogno di Iole di tenerezza e di protezione.



Fausta Genziana Le Piane

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