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Io sono Tempesta

Io sono Tempesta

Il film vive del contrasto tra ricchezza e povertà, ma evita di cadere nella solita retorica dei buoni sentimenti.

Martedi, 17/04/2018 - Io sono Tempesta è una commedia brillante nella sua drammaticità, un'opera buffa, una farsa, una tragicommedia diretta da Daniele Luchetti, con Marco Giallini nei panni di Numa Tempesta, un finanziere che gestisce un fondo da un miliardo e mezzo di euro e abita da solo nel suo immenso hotel deserto, pieno di letti in cui lui non riesce a chiudere occhio.

Tempesta ha soldi, carisma, fiuto per gli affari e pochi scrupoli.

Il film è nato, da una riflessione su Silvio Berlusconi condannato ai Servizi Sociali ed è diventato un caleidoscopio di personaggi accomunati da arrivismo, disonestà, bassa statura morale.

Un giorno la legge gli presenta il conto: a causa di una vecchia condanna per evasione fiscale dovrà scontare un anno di pena ai servizi sociali in un centro di accoglienza.

E così, il potente Numa dovrà mettersi a disposizione di chi non ha nulla, degli ultimi,

Tra questi c'è Elio Germano Bruno un giovane padre che frequenta il centro con il figlio, in seguito ad un tracollo economico

Eleonora Dancomche, che nel 2015 ci sorprese positivamente con N-Capace, è Angela, la direttrice del Centro di accoglienza, l'unica figura apparentemente incorruttibile, progressista e cattolica, fiera dell'integralismo con cui porta avanti le proprie convinzioni. e Simonetta Columbu è Radiosa, giovane escort che studia da psicologa ed è felice di interpretare i derelitti della società.

Allo sgangherato gruppo di poveracci, soddisfatti di venire a contatto con tanta opulenza, si aggiunge un trio di escort formato da studentesse di psicologia, Radiosa, Klea e Mimosa, una delle trovate più divertenti del film.

Donne che sanno dirigere gli uomini, che sanno ascoltarli ma anche farsi ascoltare, che si innamorano e fanno innamorare.

Inoltre il casting mescola gente presa dalla strada tra tutti, Franco Boccuccia, ad attori professionisti.

L’incontro tra Numa e Bruno sembrerebbe offrire ad entrambi l'occasione per una rinascita all’insegna dei buoni sentimenti e dell’amicizia. Ma c’è il denaro di mezzo e un gruppo di senzatetto che, tra morale e denaro, tenderà a preferire il denaro.

Così l’incontro tra Bruno e Radiosa, tra Tempesta e Angela.

Grazie a questa "famiglia allargata", Tempesta scopre una serenità in grado di porre fine alle sue notti insonni causate da un rapporto mai sanato col padre. Ad ogni modo in lui non c'è vero cambiamento, sono gli altri a convertirsi al suo credo, quello dei mezzucci e dell'inganno.

In un mondo di ladri si trova anche l’amore e l’amicizia se non ci fossero i soldi a guastare tutto.

I suoi personaggi, indipendentemente dalla classe sociale di appartenenza, sono tutti propensi a preferire il denaro allo scrupolo morale. La banda multietnica di derelitti è composta d'individui che non si piangono addosso, pronti a imparare dal faccendiere l'arte della furbizia un po' cialtrona e a goderne i vantaggi.



"Io sono Tempesta", vive del contrasto tra ricchezza e povertà, ma evita di cadere nella solita retorica dei buoni sentimenti.

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