Lunedi, 01/03/2010 - Su Facebook il gruppo "Non sono in vendita" propone il boicottaggio di tutti i prodotti, i giornali, i programmi televisivi che utilizzano nelle loro pubblicità un'immagine svilente delle donne...
Un nuovo sito, nonconsideronormale.com, lancia l'ennesimo appello:
Ci siamo stufate di sentir dire con un sorriso sornione alla radio e alla televisione, al bar e in farmacia: e che sarà mai? Ci sono cose peggiori... I santi peccano sette volte al giorno... Chi è senza peccato scagli la prima pietra... In questi giorni ci siamo chieste: ma ci sono degli italiani che considerano offensivo trattare una donna come un oggetto di scambio, o ormai la pensano tutti così? Così abbiamo pensato di lanciare un appello alle candidate e ai candidati di sinistra: per poterci fidare di loro, per poterli votare, esigiamo che si schierino.
Chiediamo che tra i primi punti del programma politico dei candidati di sinistra venga inserita una dichiarazione semplice, chiara e forte: io nonconsidero normale che le donne siano trattate come merce di scambio nelle relazioni personali e professionali, nella politica, nella comunicazione. Uno spartiacque fondamentale in questi tempi gelatinosi, in cui l'immagine della donna sembra aver percorso a ritroso sentieri che si credevano ormai superati, in cui si guarda con malcelata simpatia e arrogante indulgenza agli atteggiamenti maschili più retrivi e degradanti verso le donne.
Non è più una questione di costume: è una questione di sostanza.
Le donne sono oltre la metà dell'elettorato, e hanno diritto di sapere da che parte stanno le persone che aspirano a rappresentarle.
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