Invito succulento della giovane artista italiana Verdiana Patacchini, AKA Virdi
Dal 11 ottobre al 30 novembre nella Galleria EMMEOTTO all’interno del Palazzo Taverna, il debutto a Roma della mostra personale «The Brigth side of the womb» della giovane artista Verdiana Patacchini, AKA Virdi
Venerdi, 12/10/2018 - Molta fatica, molto sforzo, ma soprattutto perseveranza nel superare qualche scoglio pur di realizzare il tanto anelato sogno: il debutto a Roma della sua mostra personale «The Brigth side of the womb», che sono sicura non si fermerà qui.
AUGURONI alla giovane artista Verdiana Patacchini, AKA Virdi, per il successo di pubblico nella inaugurazione!
Atterrata a Roma da New York dove ha concepito 14 opere che si esibiscono dal 11 ottobre al 30 novembre nella Galleria EMMEOTTO, all’interno del Palazzo Taverna nel centro storico romano, quello che in italiano sarebbe «Il lato positivo dell'utero».
Dallo stesso titolo s’intuisce che si tratta di una sperimentazione artistica che si nutre delle più profonde energie sorgenti nel pertinente luogo dove si forgia la vita.
Il mio giudizio si giustifica con la frase che espone a tutto tondo la stessa pittrice: “dalla terra ha vita e si modella l’ignoto a lungo taciuto” con la quale svela la sua ricerca nelle fonti artistiche che conformano l’arte universale e che viene donato dallo sguardo personale della Virdi.
I concetti del tempo e la esistenza che non abbandonano mai la natura antropologica dell’ essere umano l’artista mette a disposizione con ingegno in questa mostra, i cui temi vigenti sono “la metamorfosi, l’imperfezione, il legame con la terra, protagonisti di un gioco linguistico riguardante il passato e una visione primitiva del mondo, risultato di uno studio ricco di richiami e citazioni rielaborate fino a renderle proprie”.
Secondo quanto riferisce la curatrice della mostra Martina Cavallarin, agli spettatori attende “una pluralità di linguaggi sospesi tra Storia e Contemporaneità” messi in scena armonicamente attraverso elementi eterogenei tra le “grandi tele di lino dipinte con segni del primitivismo ed emblematici, lasciate libere e fluttuanti nelle stanze, sculture in ceramica, un volto a luce bianca al neon”.
Lo critica d'arte, saggista, curatore e scrittore italiana rende noto i materiali “[…] rielaborati in chiavi contemporanea delle tecniche artistiche antiche con materiali di lino crudo, ceramica, inchiostro, olio, grafite, raku giapponese, fuoco, creta cotta, acrilico, inchiostro su plastica e pietre provenienti dalle cave dell’Umbria – terra d’origine” della allieva di Carlo Guarienti.
La diplomata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Via di Ripetta a Roma negli ultimi anni vive e lavora a New York, all’ interno della comunità creativa «Mana Contemporary» la quale dà vita ad una coabitazione plurale, promuove la sperimentazione, la collaborazione e l’ispirazione reciproca.
Un invito succulento fino al 30 novembre che tra i codici espressivi dell’artista, laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, c’è lo scheletro di testa di bue o “bucranio” diffuso nell’arte greca e romana “che per Virdi costituisce elemento primigenio della femminilità, della sessualità del pube della donna e simbolo di fecondità e maternità: il tornaconto de «Il lato positivo dell'utero».
* Giornalista, critico d’arte e gerente culturale cubana, laureata alla Facoltà di Giornalismo dell’ Università di L’Avana, con vasta esperienza nei diversi linguaggi dei mass media come agenzia di stampa, radio, web e TV. Per quasi tre decenni è stata una professoressa universitaria. Vive tra Roma e L’Avana e pubblica come collaboratrice nei diversi webs cubani, latinoamericani ed italiani; anche nei giornali e riviste. Recentemente è stata nominata Corrispondente per il Canal Caribe-Sistema Informativo della TV Cubana.
*Photo credits: Carmen Oria / Il pubblico riverenza la mostra The bright side of the womb.
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