Invito alla lettura - Fosso della strillona

Giovedi, 29/12/2011 - Ci sono romanzi che ci insegnano molto di noi, svelando, attraverso storie verosimili o totalmente inventate, tratti della nostra personalità. Le donne spesso amano leggere storie di altre donne, in un processo di identificazione e di “terapia” che aiuta a sentire maggiormente se stesse. conoscere attraverso la letteratura altri modi di essere donna al mondo, apre finestre nella mente e ci spalanca scenari sconosciuti, o, altre volte, ci presenta situazioni in cui possiamo rifletterci proprio come in uno specchio. La raccolta “Fosso della Strillona”, dell’autrice chicana Sandra Cisneros, pubblicata in Italia dalla casa editrice La Nuova Frontiera, , traccia un paradigma della donna nella società messicana, delineando luci e ombre del ruolo della figura femminile in un passato prossimo che si lega ancora al presente. I racconti potrebbero essere letti separatamente, in maniera casuale, ma insieme formano un continuum temporale: in realtà infatti il libro è diviso in tre parti, che scandiscono le età delle donne dalla fanciullezza alla maturità. Lo spazio è quello della frontiera, confine visibile tra Messico e Stati Uniti, e al contempo linea invisibile tra ciò che si è e ciò che si vuole essere, senza che l’uno o l’altro paese rappresentino per tutte le donne la stessa condizione di vita. Il Messico è simbolicamente il legame materno e familiare, il paese delle tradizioni, ma anche della povertà e della mentalità cattolica e bigotta. Gli Stati Uniti, di contro, rappresentano la ricchezza, il denaro, la prosperità, l’indipendenza, e di conseguenza il tradimento di alcuni valori tradizionali. Le voci delle donne, tutte diverse e ugualmente intense, diventano un coro unico che canta la libertà della donna, e la sua importanza all’interno di un mondo (aldilà e al di qua della frontiera) ancora spaventosamente maschilista e violento, che confina la donna ai ruoli tradizionali di madre, moglie e figlia.