Prefazione di Corrado Premuda per la raccolta "Tra le dita" di Angela Siciliano (2012, FrancoPuzzoEditore)
Che belle le poesie che parlano d’amore, d’intesa, di un rapporto che inizia e ci entusiasma o che è finito lasciandoci ricordi, e lo fanno con schiettezza e allegria, senza inutili circonlocuzioni ampollose ma con la forza dei sensi che domina l’eros!
La passione e il linguaggio hanno una relazione strettissima: il sesso si racconta e si ascolta, in ogni singola fase amorosa. Che cos’è il desiderio per una persona se non un magma di atti sessuali e di atti verbali? C’è un immaginario molto ricco di parole, espressioni e suoni – che sono insieme universali e privati – in cui l’organico e il mentale interagiscono: da questo baule dalle mille sorprese ciascuno di noi pesca i dati per costruirsi il proprio idioma d’amore, ciascuno condizionato dai suoi pensieri e dalla sua storia, dal livello di educazione, dall’ambiente sociale, culturale e storico in cui vive.
Ritrovare tutta questa libertà di espressione in una raccolta di poesie mette di buon umore. Innanzitutto perché la poesia è gioco – di abbinamenti linguistici, di immagini evocate, di sonorità inconsuete – e anche l’amore fisico è gioco e mescola piacere, passione, istinto, fantasia. Nei versi di Angela Siciliano la voce che sentiamo racconta di mezze verità e di inganni, di corteggiamenti e di amplessi, descrive il corpo dell’amata in modo a volte crudo a volte pittorico, inscena veri e propri gioielli creativi – come “La cuoca ginevrina” in cui il binomio sesso-cibo diventa una prelibata scenetta sulla metafora di un amore che ti cucina, ti mangia e poi ti scarica – con una dovizia di sfumature, immedesimazioni, cadenze.
La forza maggiore Angela Siciliano la trova nelle poesie il cui destinatario è "tu": tu, una donna affrontata con la disinvoltura dell’ardore, immortalata attraverso il vocabolario dello struggimento e del desiderio, squadernata nelle innumerevoli possibilità erotiche delle parole. Una donna che è reale, è davanti a noi mentre leggiamo, ma che è anche un prototipo, una metafora delle diverse tipologie d’amore, è potenzialmente tutte le donne.
Amore ed eros sono esperienze individuali che ci portano a esplorare e a creare in maniera libera e individuale: in queste poesie Angela Siciliano sceneggia per noi dei quadri sorprendenti, sensuali, coinvolgenti, nei quali ci attardiamo volentieri ad ascoltare e osservare.
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