Cultura/ Danza urbana - Il Festival bolognese di Danza urbana offre anche quest’anno, in diversi luoghi della città, spettacoli gratuiti con artisti di fama internazionale
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Luglio 2005
Lo spettacolo a teatro con uno spazio diviso tra gli spettatori in sala e gli artisti sul palcoscenico? Se la tradizione lo vuole così, per molti invece è ormai cosa superata. Da tempo gli artisti pensano a luoghi diversi, anche se spesso non abbandonano del tutto il “vecchio caro palco”, cercano spazi più adatti alle loro mutevoli esigenze. Il fatto è messo più in evidenza dalla manifestazione Danza urbana – Festival internazionale di danza nei paesaggi urbani.
A Bologna, portici, piazze e piazzette si animeranno, l’ultima decade di luglio, con corpi danzanti circondati da spettatori passanti che, se attratti dalla performance, potranno seguire e all’occorrenza partecipare. Ci sono casi infatti in cui gli artisti invitano gli antistanti coinvolgendoli in una sorta di improvvisazione.
Il 21 luglio alle 19,30 alle Absidi di piazza san Domenico, il primo appuntamento è con la danza coinvolgente e ironica di Stanze della compagnia Aldes, diretta da Roberto Castello. Una danza pensata per luoghi non convenzionali, creata collettivamente e costituita da pezzi che provengono da diversi lavori della compagnia.
Palazzo re Enzo ospita venerdì 22 e sabato 23 luglio (alle 22.00) l’ultima creazione di Virgilio Sieni,Visitazione>Mother Rhythm Come in un dipinto, Sieni presenta dei quadri la cui danza attraversa dinamiche figurative e plastiche, i movimenti si distribuiscono su piani verticali e orizzontali rispecchiando lo schema iconografico della Visitazione del Pontormo.
Si riprende, dopo una breve pausa, il pomeriggio del 26 luglio per le prime vere e proprie performance in urbano dei danzatori-coreografi svizzeri Mike Winter e Kylie Walters . Già danzatori di Alias Compagnie, DV8 e Compagnie Philippe Saire propongono un percorso di assoli in diversi luoghi del centro storico della città: Piazza Ravegnana, Piazzetta di Santa Maria della Vita e Piazza della Mercanzia.
In serata il Festival ospita presso l’ex Chiesa di san Mattia Trentaseimila fuochi, evento speciale della formazione bolognese Le Suppliciche anticipa il progetto biennale di Fabrizio Favale sul Mahabharata. La ricerca si concentra sul Canto Primo del poema epico e Trentaseimila fuochi ne costituisce il prologo a tutti gli effetti, presentando personaggi ed eventi senza svelare le loro storie, il pubblico può conoscere stando fuori da una grande porta che scenograficamente è segno, confine e limite di sguardo. (In replica il giorno successivo).
Il pomeriggio del 27 luglio procede con la performance Luoghi deputati di Foofwa d’imobilitè, compagnia svizzera. Tre angoli caratteristici di Piazza del Nettuno sono stati scelti dalla compagnia per trasformarsi in tre quadri che come atmosfera e struttura richiameranno le antiche rappresentazioni medioevali.
Il 28 luglio la conclusione del Festival è affidata alla compagnia MK che, in collaborazione con l’ensemble di compositori francesi esc, invadono San Giorgio in Poggiale con l’ultima creazione Real Madrid, sviluppo del progetto sostanzasonora in cui è la massiccia presenza del suono a essere protagonista. Questo lavoro di ricerca porta Michele Di Stefano ad adattare ai luoghi la struttura e a seguirne con il corpo le trasformazioni. (In collaborazione con Centro d’arte San Giorgio in Poggiale della Fondazione Carisbo).
(8 luglio 2005)
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