Incazzature di ...genere - (segue e continua)

Martedi, 02/03/2010 - Il femminismo di fatto di Frau Angela (Merkel, natürlich).



Una delle mie letture più assidue è il TIME Magazine, il quale mi ha fornito lo spunto per parlare di donne&potere.

Certe affermazioni su Angela Merkel (la Cancelliera tedesca) sono perle (in positivo ed in negativo): “la sua carriera è stata agevolata dalla caduta della Cortina di Ferro”; “ha saputo muoversi tra gli ostacoli e mantenere un basso profilo”; “è stata abituata al sessismo”; Helmut Kohl (il panzer) la sminuiva chiamandola das Mädchen (quella ragazza).

Frau Angela non è cresciuta in una democrazia, nella ex DDR non c’è mai stata uguaglianza, le donne del partito (quelle pochissime) erano sponsorizzate dall’alto. La sua carriera è stata più che altro una sorta di resistenza a denti stretti, imparando le dinamiche politiche per trovare una strada, quando tutto intorno crollava. Quasi come fanno le madri di famiglia.

Orbene, das Mädchen è la donna più potente del continente europeo. Ma non ne fa smargiassate, né spettacoli.

In Italia c’è tuttora molto sessismo (in politica, nei partiti, nei sindacati, nella dirigenza pubblica ed in quella privata, nell’editoria, nelle famiglia, nella Chiesa) e le italiane ormai non se ne accorgono neanche più, per come è pervasivo e quotidiano l’andazzo.

Anche in Italia il potere genera orge (non solo nel senso di Costa Gavras, ma con meno dramma).

Merkel, la potentissima, ha invece sempre contenuto il suo ego. Il suo “inumano” self-control è il retaggio della sua formazione sotto un regime: mantenere il controllo e risolvere i problemi. Sembra mia madre.

Tra i suoi meriti, la Kanzlerin sta pensando al futuro della leadership tedesca, sta cercando una modalità di decisione più collegiale e meno monocratica per risolvere i problemi che non sono più nazionali, ma globali. Potrà sembrare matta una che ha combattuto così strenuamente per arrivare al potere e che ora ne cambia il significato, smantellando, con i fatti e non con le dichiarazioni, l’aura napoleonica e narcisista che illumina certi governanti europei. Per un politico - per come si comportano qui i politici - è certamente una bizzarria, ma non per una donna.

Questo è il femminismo che mi piace.





Marika Borrelli