Pia Bruzzichelli - È scomparsa Pia Bruzzichelli, fu presidente della Cooperativa libera stampa. A lei il mensile noidonne tributa l’ultimo ricordo
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2005
Pia Bruzzichelli ci ha lasciato. Di lei sarebbero tantissime le cose da dire e da ricordare. La sua vita è stata piena di scelte e di cose realizzate, sempre coraggiose, lungimiranti. A cominciare dalla sua partecipazione alla Resistenza nella sua amata Montepulciano fino alle tantissime iniziative intraprese in tutti questi anni nel campo culturale, editoriale, politico, religioso. Ovunque portava il suo gusto nel produrre "incontri" tra persone e idee diverse, la sua grande curiosità intellettuale che stimolava le persone e i gruppi che frequentava, offrendo spesso sguardi che andavano oltre schemi e riferimenti consolidati. I suoi occhi veloci e sempre intensamente sorridenti, ti mettevano subito la voglia di parlare con lei, di scambiare idee e punti di vista. Ma Pia amava anche molto misurarsi con la concretezza e la dimensione imprenditoriale della vita. Gli piaceva la sfida, il rischio, ma anche il senso di responsabilità che sta dietro alle cose nuove, difficili. Con questo spirito ha preso in mano molti anni fa le sorti di Noidonne assumendo il ruolo di presidente della Cooperativa Libera Stampa. Anni difficili veramente, sul piano economico, politico, editoriale. Anni di passaggio dalla grande tradizione di Noidonne, giornale di massa, giornale storico dell'Udi, alla nuova storia di Noidonne giornale che doveva riprendere e riguadagnare il suo posto nella società e tra le donne camminando sempre di più sulle proprie gambe.
Pia ha avuto il coraggio di chiudere e ricominciare da zero, mettendo nuovi basi nella vita dell'impresa (come non ricordarsi delle lunghe trattative per costruire, da posizione di forza e non di debolezza, un rapporto con la Mondadori), contribuendo a dare spessore e senso culturale alla vita e al ruolo della redazione a cui lei attribuiva un ruolo molto rilevante per l'affermazione di una definizione femminile moderna dell’esperienza di Noidonne. Pia si è impegnata sopratutto per costruire una più decisa e piena autonomia imprenditoriale della Cooperativa, correndo il rischio di non essere sempre compresa. L'ultimo importante fatto che porta la sua firma di presidente è stato il passaggio di una quota rilevante della proprietà di Noi Donne dall'Udi alla Cooperativa, un atto di "adultità" importante anche sul piano politico, necessario per i tempi, che ha consentito negli anni successivi alla Cooperativa di potere affrontare con la forza e la consapevolezza di una impresa storica ma autonoma, tanti altri passaggi difficili. E anche di questo ringraziamo Pia, nel ricordarla oggi, in una fase del giornale complessa ma ancora una volta piena di coraggio al femminile e di senso di sfida rispetto ad un contesto che ha molto bisogno di voci libere.
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