Noi l’abbiamo conosciuta soprattutto nel percorso bello e travagliato della costruzione prima e della realizzazione poi del progetto della Casa Internazionale delle Donne di Roma. Negli ultimi anni Irene ha continuato ad essere molto attiva nella battaglia per la sua difesa nei confronti della amministrazione capitolina.
L’AFFI, il luogo per Irene di profonda appartenenza, che ha custodito con altre amiche con testardaggine anche negli anni meno ruggenti, è stato uno dei pilastri dell’avventura della nascita e della crescita della Casa e la sua intelligente pazienza, frutto anche della sua esperienza sindacale, è stata fondamentale soprattutto nei momenti più difficili di interfaccia e mediazione tra i gruppi delle donne e le istituzioni. Perché lei, femminista convinta e combattiva, credeva nei movimenti ma anche nelle istituzioni come luoghi di democrazia, come dimostra il suo forte impegno anche nel campo della battaglia per l’affermazione di leggi per una democrazia paritaria.
NOIDONNE come testata e come una delle fondatrici della Casa Internazionale delle Donne di Roma la ricorda con grande affetto e stima in un abbraccio alla sua amata famiglia e a tutte coloro che l’hanno conosciuta e le hanno voluto bene.
Costanza Fanelli e Tiziana Bartolini
NOIDONNE
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